PERUGIA – Più qualità dell’aria negli ambienti scolastici. Fare Perugia-Forza Italia, con il capogruppo Augusto Peltristo, torna a sollecitare le istituzioni umbre sul tema, ribadendo l’urgenza di interventi concreti e il pieno rispetto del Dpcm 26 luglio 2022, che stabilisce le specifiche tecniche per aerazione e purificazione dell’aria nelle scuole.
«Già nel 2020 – si legge in una nota – l’allora gruppo Civica Piegaro fu il primo a sollevare il tema, chiedendo controlli sistematici in tutte le scuole umbre, con il coinvolgimento del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Psal). A tre anni dall’adozione del decreto, tuttavia, permangono forti criticità e disomogeneità tra le diverse aree sanitarie umbre».
Stando ai dati attuali riportati dagli azzurri, la «Usl Umbria 1 ha avviato nel 2023 una campagna di monitoraggio, rendendo pubblici i risultati e informando i dirigenti scolastici. La Usl Umbria 2, invece, si è limitata a distribuire un questionario senza ricevere riscontri, annunciando solo recentemente l’avvio di un progetto per il 2024». Per Peltristo si tratta di «una situazione inaccettabile, soprattutto per quanto riguarda la Usl 2, dove mancano del tutto controlli effettivi, dati oggettivi e misure di adeguamento. Il rispetto della normativa non può essere facoltativo, né affidato alla buona volontà dei singoli istituti».
Queste le richieste formali presentate dal gruppo consiliare di Fi: «Relazioni dettagliate sui controlli effettuati da ciascuna USL (tipologie, scuole coinvolte, frequenza); dati rilevati e criticità emerse; misure adottate o previste per adeguarsi agli standard del Dpcm; un cronoprogramma chiaro per il monitoraggio nell’anno scolastico 2025/2026; verifica del rispetto normativo da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, in sinergia con gli enti preposti».
Incalza Peltristo: «Non si tratta di un adempimento formale ma di una priorità sanitaria, educativa e civica. Gli studenti, gli insegnanti e tutto il personale hanno il diritto di lavorare e studiare in ambienti sicuri e salubri. Ci riserviamo ulteriori azioni a tutela della salute pubblica».


