TERNI – «Ecco perché i pannelli informativi del Comune, che tra le altre cose davano il benvenuto a “Terni città dell’amore”, sono spenti da due anni. Per coerenza. Perché parlare di amore, soprattutto per la città fisica, non è coerente. Perché buche, soste selvagge e locali in abbandono la fanno da padrona».
Paolo Cicchini, il critico d’arte che è stato anche assessore alla cultura nella giunta Ciaurro, ha paragonato Terni a Beirut, dove tutto è rotto: «Basta guardare il monumento simbolo della città dinamica, la Fontana Monumentale dello Zodiaco, che dopo un restauro durato dieci anni e un intervento di manutenzione straordinaria di mesi, è inguardabile. Ingiallita». Il centro è “ingiallito”, e i suoi monumenti più belli offesi dall’incuria. L’ex chiesa di San Tommaso, sede del Paleolab, cade a pezzi. E i pezzi restano in strada. Eppure il portale turistico del Comune di Terni lo segnala come uno dei gioielli da visitare. In estate, l’indicazione è a passare qualche ora al parco della Passeggiata, all’ombra di tigli e platani. Ecco, la Passeggiata. Un parco monumentale appena riqualificato, con quel chiosco Liberty vicino le mura chiuso non si sa per quale ragione, come i bagni pubblici e l’auditorium del Carmine che doveva tornare fruibile a dicembre. E poi, LE FOTO di Umbria7






















