Screenshot

Terni accelera sul mercato dell’auto usate

Spesa sopra la media nazionale nel 2024

TERNI – Il 2024 si conferma anno di forte dinamismo per i consumi durevoli nella provincia di Terni. Con una spesa complessiva pari a 303 milioni id euro, in crescita del 5,8% rispetto all’anno precedente. Terni si colloca così al 24esimo posto su 107 provincie italiane per investimenti in beni durevoli, con performance brillanti nel comparto della mobilità. A trainare la crescita è il mercato delle auto usate, che con 98 milioni di euro e una variazione del 13,8% superare sia i dati del capoluogo regionale, Perugia, sia gran parte delle province italiane. 

Per le auto nuove (71 milioni) la variazione del +8,2% supera di gran lunga la media nazionale del +5,2%. Bene anche gli acquisiti di motocicli che salgono del 6,7% (in questo caso sotto la media italiana) a quota 9 milioni di euro. Nell’ambiente domestico è il segmento dei mobili a guidare gli acquisti con 70 milioni totali (-1,4%), un valore più ampio rispetto ai 22 milioni investiti negli elettrodomestici (+2%) e ai 21 impiegati nella telefonia (+0,7%). L’andamento è negativo anche per l’elettronica di consumo (5 milioni a -5,6%) e l’information technology (7 milioni a -6,8%). I dati sono raccolti dall’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic da cui emerge come l’Umbria è la prima regione in Italia a pari merito con la Valle d’Aosta per crescita percentuale degli acquisti di beni durevoli (6,9%). La mobilità guida l’aumento con il traino delle quattro ruote. Perugia la provincia più dinamica, al top nell’espansione dei consumi complessivi (5ª nel paese) e nel mercato delle auto nuove.

Nel 2024 in Umbria sono stati spesi un miliardo e 264 milioni di euro in beni durevoli, con una crescita del 6,9% rispetto al 2023, la percentuale più alta in Italia insieme alla Valle d’Aosta, e superiore di oltre due punti alla media nazionale (+4,5%). Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic sottolinea come: «Più limitata, invece, la crescita degli acquisti di motoveicoli. Tra le altre voci hanno chiuso il 2024 con un aumento la spesa per gli elettrodomestici e per la telefonia. Risultano in flessione, invece, gli acquisti di mobili e il calo della spesa prosegue anche per elettronica di consumo e information technology, in quest’ultimo caso con un andamento peggiore sia rispetto al Centro che al dato medio nazionale”. Nello specifico, in Umbria gli acquisti di auto nuove hanno raggiunto quota 300 milioni, quelli di auto usate 411 milioni e quelli di motoveicoli 33 milioni con una progressione del 6,9%. Per gli elettrodomestici sono stati spesi 88 milioni (+2,1%), cifra di poco superiore alla telefonia: 83 milioni  e +1,3%. Nel panorama dei beni per la casa, il primato resta ai mobili (295 milioni) nonostante il calo dell’1,1%. Seguono information technology con 29 milioni (-6,6%) ed elettronica con 24 milioni (-4,9%).

Le famiglie dell’Umbria, nel 2024, hanno speso mediamente 3.257 euro, ottavo posto nella classifica delle venti regioni italiane, 137 euro in più rispetto al dato del Centro Italia e 310 sopra a quello nazionale. Tra le due province umbre si nota una certa differenza: nel capoluogo di regione è di 3.362 euro di spesa per famiglia, a Terni non supera i 3000 euro (2.963), sotto la media del Centro. Con questi valori, le due province risultano rispettivamente 36esima e 56esima nella graduatoria delle 107 province italiane per livelli di spesa. Secondo l’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic, a Perugia si rileva il quinto miglior incremento percentuale di tutto lo Stivale negli acquisti di beni durevoli e la prima dell’Umbria. Nel 2024 la crescita è pari al 7,3% con i consumi totali che passano da 895 a 961 milioni di euro. Con una spesa media per nucleo familiare di 3.362 euro, in salita del 7,1% sul 2023 è la terza provincia tra le 107 italiane). I perugini hanno impiegato 229 milioni per le auto nuove con un’accelerazione del 16%, doppia rispetto a Terni e sesto posto assoluto a livello nazionale per crescita. Nel settore dell’auto usata gli acquisti sono stati di 313 milioni (+12,5%) e in quello dei motoveicoli 24 milioni a +7%. Sono in positivo anche i segmenti degli elettrodomestici (la spesa passa da 65 a 67 milioni con +2,1%) e della telefonia (62 milioni, +1,6%). Il mercato dei mobili subisce, invece, una lieve contrazione dell’1% a 225 milioni totali. Più consistenti le perdite per information technology (6,6%, 22 milioni) e per elettronica (4,7%, 19 milioni).

Lotteria degli scontrini

Umbria favorita dalla dea bendata: 860mila euro vinti in sei mesi

Rischia di crollare il tetto in centro