Redazione Perugia
FOLIGNO (Perugia) – Eseguita dal personale della polizia di Foligno, nella mattina di mercoledì 6 agosto, un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Spoleto applicativa della misura della custodia cautelare in carcere a carico di un 53enne – già noto alla polizia per pregresse vicende di maltrattamenti in famiglia e di guida in stato di ebbrezza – ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali aggravate, nonché di resistenza a pubblico ufficiale.
L’operazione deriva da accertamenti investigativi realizzati dagli agenti del commissariato folignate sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto ed originati da un grave episodio risalente a circa 10 giorni fa. In quell’occasione, la Volante era intervenuta nell’abitazione dove l’indagato convive coi due anziani genitori, per la segnalazione di un uomo in preda a pulsioni autolesive.
Sul posto, gli agenti avevano riscontrato la presenza del 53enne, il quale, in preda ad un raptus conseguente all’assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti, con le mani insanguinate, mostrava un coltello da cucina minacciando alternativamente di attentare all’incolumità propria o a quella dei poliziotti. A dimostrazione della sua pericolosità, il 53enne, improvvisamente, ha lanciato il coltello contro un operatore del 118, nel frattempo giunto sul posto, e lo ha colpito alla schiena, causandogli soltanto delle lievi escoriazioni.
Entrati in casa – e superata a fatica la resistenza dell’uomo – gli operatori hanno trovato l’appartamento in assoluto disordine, ma senza i genitori del 53enne.
Gli accertamenti hanno comunque evidenziato come il padre fosse in buone condizioni e come, al contrario, la madre, circa due ore prima, fosse rimasta vittima della condotta del figlio, il quale l’aveva più volte minacciata con un coltello affinché gli consegnasse del denaro e successivamente ferita alla mano, cagionandole lesioni guaribili in pochi giorni.
Al momento dell’intervento della Volante, dunque, l’anziana si trovava già all’ospedale di Foligno per ricevere le cure del caso, al termine delle quali ha deciso di sporgere un’articolata denuncia contro il figlio per il reato di maltrattamenti in famiglia – oltre che per le lesioni e le minacce patite quella stessa giornata – evidenziando come situazioni del genere si fossero già verificate in precedenti occasioni e come fossero state sempre originate dalle martellanti richieste di denaro da parte del figlio nei confronti di entrambi i genitori, i quali, quando tentavano di non assecondarlo, venivano fatti oggetto di minacce di morte e, talvolta, anche di aggressioni fisiche.
Gli agenti hanno riscontrato le dichiarazioni della donna, appurando la fondatezza della denuncia, che d’altra parte veniva corroborata da un ulteriore episodio verificatosi a distanza di pochi giorni dal primo, quando l’uomo si era recato presso l’attività commerciale gestita dal padre, ancora una volta minacciandolo affinché gli consegnasse del denaro.
La gravità della situazione ha indotto quindi la Procura della Repubblica di Spoleto a richiedere l’applicazione nei confronti del 53enne della misura cautelare della custodia in carcere, non ritenendo che una misura più lieve potesse bastare a contenerne la pericolosità.
Condividendo tale istanza, il Gip del Tribunale di Spoleto ha emesso un’ordinanza applicativa della suddetta misura custodiale.
Infine, i poliziotti hanno provveduto a rintracciare il 53enne e ad applicare nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, associando l’uomo alla casa circondariale di Spoleto.


