Ferranti (Fi) denuncia: «Inammissibile campagna denigratoria da parte di un dirigente del mio partito»

Il vicepresidente della Provincia di Terni esplosivo: «Tutto questo è dannoso non per me, che mi onoro della fiducia, di tanti elettori, ma per lo straordinario movimento fondato da Silvio Berlusconi sul meglio dei valori liberali»

TERNI – Non finiscono i problemi di Forza Italia: dopo la gaffe del portavoce nazionale Raffaele Nevi, che ha accusato il direttore di Umbria7 di «portare una sfiga mai vista», arriva un’altra bomba. Il cugino Guido Nevi, dirigente regionale di Fi, responsabile del dipartimento cultura liberale, attacca sui social Francesco Maria Ferranti:

Screenshot di un post di Guido Nevi su Facebook riguardante critiche a Francesco Maria Ferranti e alla situazione di Forza Italia in provincia.

E Ferranti, capogruppo di Fi in consiglio comunale a Terni, presidente della commissione garanzia e controllo e vice presidente della Provincia di Terni, risponde così:

Devo rilevare che perdura, ormai da mesi, una campagna denigratoria e diffamatoria sui social e anche sulla stampa, gravemente lesiva della mia persona e della mia reputazione, ad opera, in particolare, di un esponente e dirigente del mio partito, di cui, lo ricordo, sono unica espressione in consiglio comunale e provinciale (l’unico rappresentante eletto dai cittadini). Non è più possibile tollerare un dibattito politico fatto solo di insulti e denigrazione pertanto, mio malgrado, mi vedo costretto a valutare la possibilità di azioni legali a tutela della mia immagine e dell’espressione democratica dei cittadini elettori di Forza Italia a Terni città e in provincia, ove sono per loro scelta da 20 anni il primo degli eletti del mio partito e in più occasioni dell’intera coalizione. Nelle ultime tornate elettorali sono risultato l’ unico eletto del mio partito sia in comune che in provincia, sempre per scelta degli elettori, e trovo fortemente dannoso per Forza Italia il perdurare di questi comportamenti e di queste schermaglie che non sono utili all’interesse pubblico e irrispettose delle scelte (consolidate) dei nostri sostenitori ed elettori. Al soggetto in questione consiglio di dedicare le sue attenzioni e i suoi commenti pubblici a ben altri fatti, che, proprio in questi giorni, non stanno dando un’immagine positiva del nostro movimento politico e non rappresentano un modo costruttivo di fare opposizione, che, come ci ha sempre indicato il nostro compianto Presidente Berlusconi, deve essere nel merito dei problemi e utile all’interesse pubblico e non a pregiudiziale, scomposta e priva di proposte utili al bene comune. Sarebbe opportuno dedicarsi proprio a queste proposte utili e risolutive dei tanti problemi che affliggono il nostro territorio, anziché denigrare l’unico rappresentante di un partito nelle istituzioni locali.

Nasconde hashish in macchina, denunciato

«Digiuno e preghiera per la pace». L’arcivescovo Maffeis abbraccia l’appello di papa Leone