A San Gemini a spasso nel borgo Mario Adinolfi

Il giornalista nel borgo umbro dopo l’esperienza a L’Isola dei Famosi

di D.D.

SAN GEMINI – Mario Adinolfi, attraverso un post sui suoi canali social, ha voluto condividere l’esperienza della sua recente visita a San Gemini. Nel messaggio ha sottolineato con entusiasmo la bellezza del borgo umbro e il piacere di aver potuto passeggiare tra le vie storiche del centro.

Il giornalista, scrittore e leader del Popolo della Famiglia ha raccontato di essersi concesso un giro tra i luoghi simbolo della cittadina, lasciandosi suggestionare dall’atmosfera autentica e dall’accoglienza calorosa ricevuta. Si vede infatti una foto in chiesa durante una celebrazione religiosa (presumibilmente la messa mattutina) oltre alla tavola con la nota acqua che prende il nome dal paese. San Gemini, conosciuta per la sua storia e per la vivacità culturale che la caratterizza, è stata così protagonista di una riflessione personale che Adinolfi ha voluto condividere con i suoi lettori, su com ripercorrere la storia di questo paese attraverso i luoghi.

Il post social di Mario Adinolfi:

La passione che ho per l’acqua Sangemini mi ha portato poi in quest’altra cittadina umbra dove sono andato a messa nella chiesa di San Francesco che ha ottocento anni di storia, come anche il ristorante (buonissimo) dove ho mangiato: la Taverna del Torchio. A San Gemini l’acqua Sangemini si imbottiglia dal 1889, pochi anni prima il comune medievale, nato attorno all’anno Mille, era stato tra quelli che parteciparono all’esperienza storica della Repubblica Romana terminata la quale tornò allo Stato Pontificio. L’Unità d’Italia comportò l’esproprio dei beni ecclesiastici con conseguente cacciata dei frati francescani da San Gemini nel 1866 e delle monache benedettine esiliate a Narni.

Collage di immagini di Mario Adinolfi durante la sua visita a San Gemini, inclusa una chiesa durante una celebrazione, una bottiglia d'acqua Sangemini, e momenti in piazza.
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