Bagni pubblici, Palazzo Spada conta ancora sui bar. Amici: «Non possiamo continuare a sostituirci al Comune»

I titolari dei pubblici esercizi chiedono di svecchiare il regolamento di polizia urbana, datato 1963

TERNI – «Non possiamo più continuare a sostituirci al Comune. Se Palazzo Spada non riesce a garantire l’apertura degli unici bagni pubblici della città, che si trovano nel parco della Passeggiata,  non può obbligarci a consentire l’uso gratuito dei bagni a chiunque ne faccia richiesta».  Stefano Amici, dello storico bar Pazzaglia, ricorda che il regolamento di polizia urbana del Comune di Terni impone ai titolari di bar e ristoranti di fornire il servizio, nonostante sia diventato difficile da gestire.   Segnala i costi crescenti delle bollette dell’acqua, quelli per le manutenzioni e per le pulizie. «Per non parlare  dei problemi che sopraggiungono in caso di uso improprio dei bagni» – aggiunge. Perciò la richiesta di rivedere il regolamento, datato 1963.  Di svecchiarlo.  «Abbiamo proposto all’amministrazione Bandecchi – la nota di Confcommercio – una modifica lo scorso luglio e in risposta l’assessora al commercio, Stefania Renzi, ha convocato un incontro con tutte le associazioni di categoria per affrontare il problema».  D’altronde la  normativa nazionale prevede  l’obbligo  di offrire gratuitamente i servizi  igienici solo ai clienti dei bar, mentre quella comunale – all’articolo 95 riportato in fondo all’articolo –  obbliga gli esercenti a mettere a disposizione i magni a tutti.  E già nel 2010, una sentenza del Tar  Toscana, ha ribadito che l’uso del bagno nei pubblici esercizi è un servizio privato riservato ai clienti, e non un servizio pubblico. In più c’è l’anomalia dell’elevato  costo  del servizio idrico per i criteri fissati dall’ Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente, che penalizzano  oltremodo i pubblici esercizi.

Da qui la necessità di lasciare liberi i pubblici esercizi di autodeterminarsi. «Gli operatori si impegnano  a tutelare i  soggetti fragili ed in difficoltà sul piano economico, affermando  inoltre che ogni ingresso potrebbe potenzialmente trasformarsi in futura  opportunità commerciale».

Il testo di un documento legale che discute i requisiti per i bagni pubblici e le sanzioni per la loro violazione.

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Perugia per Laura