di Marco Brunacci
TERNI – La bomba dei 30 chilometri l’ora per la città di Perugia? Ancora di più quella sulla sanità: non è stato approvato il bilancio della Asl 2, e rinviato a martedì prossimo, per iniziativa del sindaco di Terni, Bandecchi, e col voto di quello di Foligno, Zuccarini, e di Orvieto, la Tardani.
Il fatto è clamoroso: la non approvazione di un bilancio per l’Asl ha delle conseguenze decisive, come per tutta la sanità regionale. Bandecchi stavolta è stato chiarissimo. Sintetizziamo: la presidente Proietti deve ufficialmente dire ai sindaci della Asl2 cosa intende fare con il nuovo ospedale di Terni e quali sono le prospettive della sanità del sud dell’Umbria, che viene chiamata a indebitarsi per l’ospedale di Narni-Amelia, cioè meno del 10% della popolazione dell’Asl (30 mila su 365 mila) , due cittadine che hanno già due Case della salute ciascuna.
Non si tratta di guerra di campanile, si tratta di capire quali sono le strategie che si intendono mettere in campo. Non sfugge a nessuno che l’indebitamento della Asl2 sarebbe tale, dopo la costruzione di Narni-Amelia, da non permettere altri investimenti per anni.
Sul ventilato ricorso alla Corte dei Conti, c’è chi ha fatto presente che non dovrebbe essere fatto perchè non viene realizzato l’ospedale di Narni-Amelia, ma proprio per il fatto che viene realizzato, sottraendo risorse a tutte le altre realtà umbre della Asl2.
Al direttore della Asl 2, Noto, il quale ricordava ai sindaci che si trattava di un tavolo tecnico, Bandecchi ha ribattuto: proprio perché è un tavolo tecnico, dobbiamo sapere quali sono le decisioni politiche della Regione, altrimenti il bilancio non si vota.
Il rinvio a martedì è stata una via d’uscita appunto “tecnica”, ma la guerra continua. Il ritorno dal Giappone, previsto per sabato, della presidente Proietti sarà complicato.


