Francescangeli: Narni-Amelia è l’alibi per non intervenire sull’ospedale di Terni

«Si distrae l’opinione pubblica, ma il presidio principale resta nel silenzio e nel buio»

di Sara Francescangeli
(riceviamo e pubblichiamo)

TERNI – Avete presente quello strumento, usato nella caccia, composto da tanti piccoli specchi, che gira e riflette la luce, per attirare le allodole, ignare della trappola?
Io, da bambina, ne ero affascinata ma, appunto, da bambina, poi si cresce, matura una certa esperienza che poco spazio lascia all’ingenuita’.

Invece, c’è una parte del centrodestra che, pur dichiarandosi alternativa alla sinistra, finisce spesso per danzare al ritmo imposto dalla sinistra stessa, per parlare la stessa lingua, sostenere gli stessi obiettivi.
È una trappola sottile ma letale: quella dell’agenda altrui. Come allodole attratte dagli specchi, alcuni nel centrodestra si lasciano abbagliare da polemiche costruite ad arte, da diktat ideologici mascherati da “consenso civile”. Invece di smascherare l’ipocrisia e proporre visioni autonome e solide, spesso si limitano a difendersi, giustificarsi, o – peggio – ad adottare le stesse categorie concettuali dei propri avversari.

Ci vorranno anni anche per porre la prima pietra dell’ospedale di Narni e Amelia, non è tutto così immediato, come vi dicono, nel frattempo si DEVE pensare all’ospedale principale, quello di Terni, dove, anche ieri è stata salvata la vita ad un uomo, vittima di un grave incidente avvenuto a Spoleto.
Un presidio indispensabile, quello di Terni, per garantire il diritto alla vita, non solo alla salute, di tutti i cittadini della provincia di Terni e dell’Umbria meridionale.
In Abbruzzo, regione con una popolazione di poco più consistente della nostra, sono partiti contemporaneamente i cantieri per gli ospedali di Avezzano, Lanciano e Teramo e per la ristrutturazione di quelli di L’aquila, Chieti e San Salvo, possibile che i ternani non possano pretendere gli ospedali di Terni e di Narni Amelia, insieme?
Ancora non vi è chiaro che l’ospedale di Narni Amelia, lontano peraltro nel tempo, è lo specchietto per le allodole, l’alibi per non dar corso a quello di Terni? Che si punta, da anni, a ridurre ad una sola azienda ospedaliera, indovinate dove, e che per la realizzazione di questo progetto,Terni deve soccombere?

Il centrodestra che si limita a rincorrere quattro voti, a reagire agli provocazioni, non arrivando a comprenderne il senso, senza costruire una narrazione autonoma e coerente, finisce per legittimare proprio quella visione e quella amministrazione che dovrebbe contestare. Tanto ciò è vero che leggo che l’atto di indirizzo presentato dalla consigliera Pernazza è stato votato, in consiglio regionale, da una commovente quanto prevedibile unanimità.
Ed è così che, giorno dopo giorno, si smette di rappresentare un’alternativa reale e si diventa semplici comparse nel copione scritto da altri, i risultati elettorali degli ultimi anni ne sono la prova.
Solo Stefano Bandecchi, che non rincorre quattro voti né persegue interessi personali ha pienamente compreso il rischio di farsi abbagliare dalle chiacchiere (perché solo di quello Ancora si parla) sull’ospedale di Narni Amelia.
Solo lui, di tutti i politici ed amministratori di questa zona dell’Umbria, è preoccupato per il silenzio ed il buio sulle sorti dell’Ospedale di Terni.
Solo Stefano Bandecchi dimostra di avere a cuore gli interessi reali di questo territorio ed anche di quei cittadini che, oggi, plaudono alle miopi prese di posizione dei loro ex sindaci.
Confido nella partecipazione di tanti cittadini e di tutti gli amministratori interessati al consiglio aperto sull’ospedale di Terni, il 13 ottobre, perché il tema è di vitale importanza e la Presidente Proietti potrà finalmente dichiarare quali siano i programmi e le intenzioni di questa giunta.

Blitz della polizia locale contro l’abbandono dei rifiuti; irregolari scoperti dietro il cantiere del teatro Verdi

San Teodoro e la Romita ostaggio del degrado