Messaggio di amore e pace al Museo Diocesano con Marisol Burgio di Aragone

L’evento organizzato dalla Società Dante Alighieri Terni 

TERNI – Grande partecipazione al Museo Diocesano di Terni dove si è svolta la presentazione del libro “La scuola delle nonne – Viaggio nel passato attraverso la cucina di una nonna dalmata e di una renana” di Marisol Burgio di Aragona, organizzata dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Terni. L’incontro, introdotto e moderato dalla presidente del Comitato, Anna Rita Manuali, ha segnato la ripresa delle attività culturali dell’associazione dopo la pausa estiva.

Attraverso una narrazione intima e delicata, il libro ha offerto uno sguardo sulla memoria familiare, sulla trasmissione affettiva delle tradizioni e sull’importanza delle radici culturali. Le storie delle due nonne – una dalmata e una renana – diventano occasione per riflettere su ciò che unisce, al di là delle differenze: il calore della famiglia, la forza dei ricordi, il linguaggio universale della cucina.

«In un tempo che sembra aver perso il valore della lentezza e dell’ascolto, ho sentito il bisogno di riportare alla luce gesti semplici ma carichi di significato – ha detto l’autrice, Marisol Burgio di Aragona – Le nonne del mio libro non sono solo cuoche o narratrici di memorie, ma simboli di un amore che educa alla pace, alla cura, alla condivisione. La scelta di redimire questo libro è stata dettata dalla mia multiculturalità. Le mie nonne che erano molto diverse, provenienti da paesi diversi, in quanto una era dalmata e l’altra tedesca. Erano molto diverse anche caratterialmente, fisicamente e appartenevano anche ad un ceto sociale differente. La cosa interessante è però che in cucina facevano gli stessi piatti. Il messaggio sottostante è proprio questa loro unione in cucina, per far comprendere che la diversità è ricchezza. Oggi si tende a pensare che la diversità non dovrebbe esserci. Anche a seguito della globalizzazione. Invece la distinzione e la particolarità viene dalla diversità, che è un pregio enorme, perché allarga la mente, riesce a far star in pace con gli altri. La diversità unisce».

In un momento storico segnato da tensioni e divisioni, l’evento ha rappresentato un’occasione per diffondere un messaggio di amore, di pace e di unità, partendo proprio da quei legami familiari che costruiscono la nostra identità e che, spesso, trovano nelle figure delle nonne una guida silenziosa ma fondamentale. L’iniziativa si inserisce nel solco delle attività della Società Dante Alighieri di Terni, che da sempre promuove la cultura come strumento di dialogo, memoria e connessione tra le persone.

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