Cmm senza certificazioni: salta il “Concerto di Natale”

Il Comune non procede alle manutenzioni e il Teatro di posa diventa inagibile

TERNI – La città perde un contenitore culturale da mille posti. Il teatro di posa del Cmm non è più agibile. La responsabilità è tutta del Comune di Terni che non ha proceduto alle manutenzioni e alle certificazioni antincendio. Un buco clamoroso per un capoluogo di provincia che vorrebbe costruire anche una sua dimensione culturale e turistica.  Il teatro di posa ha ospitato negli anni manifestazioni anche di grande rilievo come Umbria Jazz. A segnalare la defezione della struttura è Miche Rossi: «Dopo due edizioni di successo, avremmo voluto proseguire la tradizione del Concerto di Natale in uno spazio che, per anni dimenticato, con la nostra dotazione di palco, sedute, le necessarie integrazioni per la sicurezza e tanto impegno, era tornato a vivere grazie ad una proposta musicale significativa e alla partecipazione della comunità. Importante il coinvolgimento delle scuole di danza e musica e la finalità benefica perseguita.

«La prima edizione ha visto protagonista Michele Zarrillo, mentre nella seconda abbiamo avuto il piacere di ospitare i Neri per Caso: due serate indimenticabili che hanno riunito pubblico e artisti nel segno della cultura e della condivisione. Abbiamo avuto modo di utilizzare quello spazio anche per il Concerto di San Valentino con Luca Barbarossa. Iniziative tutte andate sold out. Purtroppo, quest’anno il Teatro A del centro multimediale non potrà essere utilizzato: in vista della (imminente?) consegna all’Istituto Briccialdi, gli uffici competenti hanno ritenuto opportuno non procedere con le manutenzioni necessarie e alcune importanti certificazioni non sono state rinnovate. La città di Terni perde così la disponibilità di un luogo che poteva rappresentare un’alternativa di capienza adeguata (circa 900 posti) alla chiusura del Teatro Verdi.
Il PalaTerni, pur essendo una struttura moderna, rappresenta una situazione troppo impegnativa, mentre il Teatro Secci, seppur prezioso, è troppo piccolo per accogliere un pubblico numeroso con artisti di richiamo. Nonostante la disponibilità e la sensibilità dimostrate da alcuni interlocutori istituzionali, ad oggi sembra impossibile trovare una alternativa. La verità è che a Terni mancano spazi di dimensioni e caratteristiche adeguate ad un evento di giusta attrattività. La speranza è di non dover rinunciare a questo appuntamento tanto atteso, che in questi anni ha saputo accendere la magia del Natale e l’orgoglio di restituire alla città uno spazio dimenticato».

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