Fantoccio a testa in giù con il volto di Bandecchi: sono state due ragazzine

La Digos è risalita agli autori del gesto intimidatorio: si tratta di due giovani donne che si sono sentite offese dalle parole del sindaco

TERNI – Si è conclusa la fase dell’anonimato per gli autori del fantoccio con il volto del sindaco Stefano Bandecchi, appeso a testa in giù sotto palazzo Spada. Autrici, per l’esattezza. A 36 ore dall’accaduto, la Digos ha identificato due ragazze, una appena maggiorenne, l’altra di 16 anni, residenti a Terni. Entrambe verranno deferite alle autorità giudiziarie competenti, quindi la prima alla procura della Repubblica di Terni e l’altra alla procura presso il tribunale per i minorenni di Perugia.

Da quanto appreso, le due ragazze sarebbero giunte in auto nella zona di piazza Ridolfi, per poi posizionare il fantoccio nei pressi della sede del Comune. Un gesto autonomo, che non ha niente a che vedere con il contesto politico.

L’episodio, avvenuto nella notte tra sabato e domenica, aveva suscitato polemiche e reazioni. Il manichino, con un cartello recante un messaggio offensivo nei confronti del primo cittadino, è comparso proprio davanti all’ingresso del Comune.  Le forze dell’ordine, intervenute subito sul posto, hanno sequestrato il fantoccio e acquisito i filmati delle telecamere della zona per ricostruire gli spostamenti prima e dopo l’atto. 

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