TERNI – “L’Aps La Fabbrica delle Idee “di Terni, sempre sensibile ai temi sociali e culturali del territorio, metterà in scena lo spettacolo teatrale “Fare del male chiamandolo amore”, scritto dall’autore ternano Gianluca Marini, diretto dalla regista Vanessa Liodori e interpretato dalla compagnia teatrale Attori in Prestito.
L’appuntamento è per venerdì 21 novembre 2025 al Teatro Manini di Narni, con una replica serale alle ore 21.15 e una speciale matinée gratuita riservata agli studenti, grazie al concreto sostegno e alla sensibilità del Comune di Narni. L’iniziativa nasce in un momento in cui, purtroppo, la cronaca continua a riportare episodi drammatici di violenza sulle donne, oltre 50 i femminicidi già registrati in Italia nel 2025, a testimonianza di una ferita sociale ancora aperta e dolorosa.
Proprio per questo, l’APS La Fabbrica delle Idee ha richiesto e ottenuto dal Comune di Narni la concessione del prestigioso teatro cittadino per proporre al pubblico e alle scuole un’opera intensa, pluripremiata e capace di scuotere le coscienze. “Fare del male chiamandolo amore” ha già registrato cinque sold out nelle precedenti repliche tra Terni e San Gemini, emozionando profondamente anche gli ospiti della Comunità Incontro di Amelia, che hanno potuto assistere alla rappresentazione come parte di un percorso di riflessione e rinascita personale.
La realizzazione dell’iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità e alla sensibilità del sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, e dell’assessore alla scuola, Giovanni Rubini, che si sono attivati sin da subito per sostenerla, consapevoli che la violenza si combatte anche attraverso la cultura e l’educazione. E che proprio in questo il teatro, con la sua forza emotiva, rappresenta uno strumento prezioso per parlare ai giovani e stimolare la consapevolezza. Proprio per questo, particolare attenzione è stata rivolta al pubblico scolastico, destinatario della matinée gratuita del 21 novembre: un’occasione di formazione e sensibilizzazione, perché la prevenzione della violenza parte dall’educazione e dal confronto con i più giovani.
