TERNI – Il Nuovo Santa Maria deve essere ancora realizzato ma già ha curato due illustri pazienti. Ap e Pd sono stati letteralmente rianimati dalle vicende del nuovo ospedale. I due partiti sono tornati protagonisti del dibattito politico e, come al solito, sono tornati a beccarsi a vicenda. Un rimpallo di comunicati e responsabilità che ha visto coinvolti i gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza. Uno scambio di frecciate partito dal gruppo di Ap, che ha evidenziato come il Pd di Terni sia stato il grande assente della seduta del consiglio comunale aperto in Bct. Alternativa popolare ha dato dei disertori ai Dem. Li ha accusati aver abbandonato persino la loro presidente, la governatrice Stefania Proietti. La replica del Pd è stata stizzita, ma ha toccato tutti i presunti punti deboli dello schieramento di Bandecchi, ad iniziare dalla clinica privata che per anni sembra essere stata, a detta del Pd, l’argomento numero uno della maggioranza in Comune, che solo recentemente avrebbe riscoperto il tema della sanità pubblica. Alla risposta del Pd, la controrisposta di Ap, che accusa i Dem ternani di mancanza di proposte. Un fuoco incrociato che si alimenta di parole e comunicati. Uno scambio di accuse che non è utile a reperire i 500 milioni i euro che servono per il nuovo Santa Maria, ma un effetto, seppur modesto, lo ha ottenuto: ha riacceso la verve polemica di due gruppi consiliari che per mesi non sono stati percepiti.


