TERNI – “E’ cultura” può avere effetti collaterali. Il festival diffuso promosso da Abi (Associazione bancaria italiana) e Acri (Associazione delle fondazioni e di casse di risparmio), con la partecipazione delle banche operanti in Italia, delle fondazioni di origine bancaria e della Banca d’Italia, in collaborazione con ABIServizi e FEduF – Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, può avere ricadute sul territorio. Può cioè far scoprire aspetti e progetti di valorizzazione del patrimonio artistico anche solo attraverso la visita in un cantiere di restauro. Lo dimostra la Fondazione Carit, che aderisce alla terza edizione di “è Cultura!”, presentando al pubblico il progetto del nuovo impianto di illuminazione della navata, dell’abside e dell’esterno dell’Abbazia di San Pietro in Valle, e organizza una visita al cantiere di restauro degli affreschi, dipinti murali, manufatti lignei, marmi dell’abside e presbiterio della chiesa.
«L’evento si svolgerà giovedì 16 ottobre alle ore 16,30 presso l’Abbazia di San Pietro in Valle a Ferentillo, nell’ambito delle iniziative nazionali in programma dall’11 al 18 ottobre 2025. I lavori di restauro sono stati condotti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria. La ditta Conserva di Gianni Castelletta ha realizzato l’intervento di restauro, iniziato nel mese di febbraio 2023 – la nota della Fondazione Carit – nel corso del quale, a seguito di saggi stratigrafici sulla volta del transetto, sono emersi degli ulteriori dipinti murali, anch’essi restaurati dopo la rimozione degli scialbi che ne occultavano la visione. Per l’impianto di illuminazione la Fondazione, si è rivolta alla Osram Spa, ideatrice e progettista dell’illuminazione della Cappella Sistina, chiedendo di manifestare il proprio interesse per l’elaborazione di un piano di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione dell’impianto di illuminazione per l’Abbazia. Dopo vari sopralluoghi e confronti con le parti e la proficua collaborazione di tutti i soggetti chiamati ad intervenire, in particolare la Zumtobel Group, che ha messo a disposizione i corpi illuminanti speciali specificamente sviluppati, ha permesso di progettare un sistema che fornisce uno spettro luminoso di altissima qualità ideale per una naturale lettura delle opere d’arte senza adulterazioni dei colori, che tiene conto degli aspetti conservativi proteggendo la delicatezza della superfice pittorica dei beni storico artistici, personalizzando e valorizzando ogni ambiente».



