Medicina si conferma spaccata, tocca a Marianelli rappresentarla. Il ballottaggio va al fotofinish al candidato della sinistra

Grignani prevale su Tortorella, ma si confermano due schieramenti contrapposti. Finora era stato il professor Talesa a fare il miracolo di tenere tutti insieme. D’ora in avanti sarà sindrome Corea

M.BRUN.

PERUGIA – Medicina si conferma spaccata in due e quindi toccherà al rettore Marianelli di farne le veci nei centri decisionali dell’Ateneo.

Però la struttura, marcatamente di sinistra, del candidato Grignani, ha permesso di prevalere sul suo rivale che non poteva contare su una macchina da guerra così organizzata.
Il ballottaggio per il ruolo di direttore di Dipartimento, dopo il primo turno testa a testa, è finito con 10 voti di vantaggio in favore di Grignani sullo sfidante Tortorella (fermo a quota 101 voti).
A star ascoltare i rumors a far premio per Grignani, oltre alla certa organizzazione fortemente strutturata, quasi militare, anche il più convincente astio nei confronti del direttore uscente Talesa.
Il quale per altro ha avuto un ruolo nella vita professionale di entrambi i candidati alla sua successione.
E al quale in ogni caso va riconosciuto il merito di aver fatto un vero miracolo, per anni e anni, nel tenere insieme una facoltà che si è mostrata oggi, senza Talesa, così tanto spaccata e impresentabile. E, in definitiva, depotenziata in maniera non reversibile, in piena sindrome Corea.
In queste condizioni, sarebbe opportuno aprire gli organismi della facoltà a una rappresentanza robusta della parte che ha perso per cosi tanto poco, ma figurarsi se qualcuno mostrerà sensibilità democratica in un clima cosi deteriorato. All’università come in città.
Quindi palla a Marianelli: le scelte fondamentali di politica sanitaria, d’ora in avanti, saranno le sue.

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