«Negare a Terni sia il nuovo ospedale che la clinica privata è una mortificazione politica inaccettabile»

Dura condanna alla decisione della Regione di trascinare il Comune di Terni al Tar. Le reazioni

TERNI – «La decisione della Regione Umbria di proporre ricorso al TAR contro la determina dirigenziale di luglio del Comune di Terni sul progetto stadio clinica è un grave errore». Antonio De Angelis e Stefano Fatale, segretari comunale e provinciale di Forza Italia, condannano la “mossa” della giunta Proietti. «Il progetto stadio-clinica, indipendentemente da chi sia il soggetto proponente – evidenziano De Angelis e Fatale – costituisce una importante occasione di crescita e sviluppo per la città di Terni, che consentirebbe al territorio ternano di avere una struttura sanitaria a supporto di quella pubblica, oltre che una nuova ed efficiente struttura sportiva. La realizzazione di strutture di tale rilevanza comporterebbe inoltre un evidente beneficio a tutto il tessuto economico ternano».

«Tentare di ostacolarle mediante lo strumento giudiziario è l’ennesimo tentativo della giunta Proietti di affossare qualunque progetto che riguardi Terni». L’auspicio di FI è che la Regione Umbria torni sui propri passi e decida di non coltivare il ricorso «dimostrando una volta tanto di avere a cuore gli interessi di Terni e del territorio ternano».

Sulla stesa lunghezza d’onda Alessandro Gentiletti: «Se non sono assolutamente giustificabili insulti e minacce, sono però comprensibili frustrazione e rabbia, dopo la decisione della Regione Umbria contro il progetto dello stadio clinica. La città di Terni ha giusto di recente ricevuto una doccia fredda sul nuovo ospedale pubblico e a pochi giorni piomba quest’altra decisione che, al di là del merito legale su cui diranno i Tribunali competenti, ha il sapore della mortificazione politica. Nessuno che ami la città può mandare giù questo ennesimo boccone amaro, tanto meno in nome di una ideologia, di un partito o di uno schieramento. Nessuno può permettersi di snobbare i sentimenti e le ragioni della città. Sarebbe doveroso che tutti i nostri rappresentanti battessero un colpo e dicessero cosa hanno intenzione di fare ora per rivendicare e difendere i diritti dei ternani».

Il vice presidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti, parla di atto surreale: « Di solito a tutelare i propri interessi privati ricorrendo al Tar sono i privati, che contestano le scelte amministrative. In questo caso a tutelare interessi privati su una progettazione dichiarata di interesse pubblico dal consiglio comunale di Terni nel 2021, è addirittura la Regione Umbria. Appare evidente che l’interesse della Regione è impedire a Terni e all’Umbria del sud di essere dotati di una clinica privata convenzionata e di un nuovo e moderno stadio. Tutto ciò si associa a quanto emerso nel corso del recente consiglio comunale aperto alla presenza della presidente della Regione Stefania Proietti, dove è plasticamente emerso che per la realizzazione del nuovo ospedale di Terni, gli ultimi dodici mesi sono trascorsi nell’assenza di ogni iniziativa utile e che quindi si riparte dal punto zero andando a cercare un’area dove farlo. È la dimostrazione – prosegue Ferranti della – che l’attuale governo regionale non sta adeguatamente tutelando gli interessi di Terni, della provincia e dell’Umbria meridionale, né dal punto di vista della crescita, né da quello del diritto dei cittadini ad usufruire di una sanità efficiente. Ritengo che tutti i pubblici amministratori che abbiano interesse invece a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, a garantire una sanità efficiente e a promuovere la crescita di un territorio siano chiamati a mettere in campo tutte le iniziative amministrative e politiche utili a far sì che questo modus operandi venga prontamente invertito»

«Le polemiche non siano l’alibi per non realizzare nulla» – tuona il segretario di Azione, Pennoni «Siamo un Paese e una regione diviso in fazioni che si combattono a vuoto – denuncia Pennoni – mentre i problemi restano irrisolti. Il tema centrale è la necessità di garantire servizi e prestazioni sanitarie adeguate ai cittadini e non può essere subalterno alle battaglie politiche. Quanto alle strutture private deve valere un principio di equità: se a Perugia è consentita l’esistenza di strutture private convenzionate con il sistema sanitario regionale, la stessa opportunità, a parità di regole, condizioni e nel rispetto della normativa (qualità, trasparenza e accesso ai servizi), non può essere negata alla città di Terni. Le pari opportunità nell’offerta sanitaria non devono dipendere da logiche che penalizzino il nostro territorio. La parità di trattamento tra territori è un diritto, non un privilegio.

Ma il vero punto, che rischia di perdersi nel rumore delle polemiche, è un altro: mentre le – eventuali – strutture private potrebbero scomparire dall’orizzonte, Terni ha bisogno di un nuovo ospedale, e ne ha bisogno ora. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi o guerre di posizione mentre i servizi sanitari si indeboliscono e i cittadini restano senza risposte. La realizzazione del nuovo ospedale di Terni deve essere la priorità, senza attendere che prima si completi l’iter Narni-Amelia. La salute dei cittadini ternani non può essere subordinata a logiche di calendario o di consenso. Per questo, Azione rilancia con la massima urgenza la costruzione del Nuovo Ospedale di Terni. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi che aggraverebbero la carenza di servizi. La realizzazione del Nuovo Ospedale di Terni deve essere considerata prioritaria, la rete sanitaria del comprensorio ha bisogno di risposte immediate».

Azione Terni chiede quindi tempi certi, decisioni rapide e un piano di realizzazione concreto. «Il percorso ideale resta quello del finanziamento pubblico, ma — in subordine e per evitare l’ennesimo nulla di fatto — va considerata anche la strada del partenariato pubblico-privato come avviene per progetti di analoga importanza. L’esempio di Piacenza lo dimostra: un investimento complessivo con oltre la metà delle risorse provenienti da collaborazione pubblico-privata, e un cronoprogramma già avviato verso la fase operativa. Terni merita la stessa accelerazione: chiediamo tempi certi, investimenti definiti e modalità operative che non lascino spazio a rinvii interminabili. Terni merita la stessa concretezza e la stessa velocità».

fiera del Cassero di Terni

La fiera del Cassero il 16 novembre la fiera di Santa Lucia il 7 dicembre

Tributo a Califano con Canzoni e Monologhi”