GUBBIO – Chef e cacciatrice di selezione, Serena conosce il bosco come pochi: ne segue i ritmi, ne legge i silenzi, ne ascolta gli equilibri. Ogni ingrediente che entra nella sua cucina ha una storia vissuta, un legame diretto con la terra. La selvaggina che propone nasce dalle sue battute di caccia, condotte con etica e consapevolezza. Le erbe spontanee, i funghi e i frutti che raccoglie personalmente nei campi della Tenuta diventano parte di una narrazione gastronomica che unisce istinto e sapienza.
Accanto a lei, il fedele lagotto Juno nella ricerca dei tartufi, e il marito Giuseppe Onorato nella cura degli animali allevati allo stato semibrado a 700 metri di altitudine. Tutto accade all’interno dei 320 ettari di Borgo Santa Cecilia, dove la cucina chiude un cerchio perfetto: quello di una filiera che non ha bisogno di intermediari, perché nasce e si compie nello stesso luogo.
Sotto la sua guida, il Borgo non cambia direzione ma rafforza la propria identità. La cucina di Serena Sebastiani è una dichiarazione di coerenza: senza compromessi, senza artifici, in dialogo costante con la natura. Ogni piatto diventa un gesto narrativo, in cui la caccia si fa creazione e la materia prima mantiene intatta la propria verità.



