TERNI – « E’ necessario acquisire una relazione di chiarimenti da parte del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica». La quarta sezione del Consiglio di Stato si è pronunciata sul ricorso proposto dalla Regione Umbria (che ha impugnato la sentenza del Tar che aveva dato ragione alla Bioter) contro l’inceneritore di Terni, rimandando la questione al Mase. «Ai fini del decidere – si legge nel documento – il Collegio ritiene necessario acquisire una relazione di chiarimenti da parte del Ministero (eventualmente tramite il supporto tecnico di Ispra laddove ritenuto necessario) finalizzata a rappresentare al Collegio quali siano le differenze sussistenti – sia in linea generale che con particolare riferimento al quadro delle emissioni in atmosfera – tra un impianto di coincinerimento che utilizza come combustibile unicamente i rifiuti di cui all’articolo 3, punto 31, lettera b) di cui alla direttiva 2010/75/UE; un impianto di coincinerimento che utilizza come combustibile esclusivamente rifiuti non pericolosi; un impianto di coincinerimento che è alimentato sia da rifiuti non pericolosi che da biomasse ma utilizza principalmente rifiuti non pericolosi. Per i predetti incombenti risulta congruo il termine di giorni sessanta decorrenti dalla comunicazione e/o notificazione della presente ordinanza collegiale».


