TERNI – Una giornata intensa e partecipata ha segnato la cerimonia di inaugurazione del restauro della tomba di Giulio Briccialdi, figura illustre della musica e figlio della città di Terni. L’evento, promosso dal Conservatorio “G. Briccialdi” e reso possibile grazie alla Fondazione Carit, alla presenza di cittadini, istituzioni, rappresentanti delle forze dell’ordine e della comunità musicale.
I saluti istituzionali e l’esibizione musicale si sono tenuti nella Chiesa di Santa Maria del Monumento, per poi proseguire con il corteo fino al Cimitero cittadino, dove il Presidente del Conservatorio Dario Guardalben ha tolto il velo rosso che copriva la tomba restaurata, restituendo così dignità a un luogo simbolo della memoria collettiva. Il restauro, avviato su iniziativa del Conservatorio e realizzato dalla Fondazione Carit con il supporto degli uffici del Cimitero municipale, ha permesso di recuperare la leggibilità della lapide, risistemare la muratura perimetrale e ridare decoro a un monumento che da oltre trent’anni non era oggetto di interventi. Dopo i saluti di rito, la cerimonia è stata arricchita dall’esecuzione del Quartetto in la maggiore per quattro flauti di Briccialdi, interpretato dalla Prof.ssa Claudia Bucchini insieme alle sue allieve Valentina Antonelli, Lucrezia Duca e Aurora Sciaboletta.
«Sono orgoglioso e fiero di questo appuntamento – ha dichiarato il Presidente del Conservatorio, Dario Guardalben – nato dalla volontà di sottolineare il legame che ci stringe al nostro territorio. È un atto doveroso verso un figlio illustre della nostra città, a cui siamo legati non solo come istituzione musicale, ma come comunità. Quando la scorsa estate ho visto in che condizioni versava la sua tomba, ho sentito il dovere morale di intervenire. Grazie alla sinergia tra istituzioni e Fondazione Carit, l’intervento è stato rapido ed efficace. Oggi celebriamo non solo il restauro della tomba, ma un valore che ci guida e ci unisce: la collaborazione. È lo spirito con cui il Conservatorio opera verso la città, le istituzioni e al suo interno. Collaborare significa condividere, ed è grazie alla collaborazione che il Briccialdi ha raggiunto i traguardi più importanti, come la recente statizzazione».
A portare i saluti della Fondazione Carit è stato Luigi Carlini, ex presidente, in rappresentanza dell’attuale presidente Emiliano Strinati: «La Fondazione Carit ha accolto con convinzione la richiesta del Conservatorio, perché siamo da sempre vicini al Briccialdi e al suo percorso di crescita. Abbiamo voluto contribuire a ridare dignità a un luogo che custodisce la memoria di un grande musicista ternano, patrimonio della città e della storia della musica. È un impegno che si inserisce nel nostro costante sostegno alla cultura e alla valorizzazione delle radici storiche del territorio». L’assessore alla Cultura del Comune di Terni, Michela Bordoni, ha ricordato il valore di un impegno condiviso: «Probabilmente l’avvio dei lavori per il Campus Briccialdi è stato uno dei primi atti della nostra amministrazione, e questo ci riporta al senso della collaborazione che travalica le singole persone o i singoli mandati. Il restauro della tomba di Briccialdi ci invita a riflettere sul valore dell’appartenenza, della comunità e dell’eredità culturale che condividiamo come cittadini. Non solo come atto amministrativo, ma anche come gesto di identità collettiva».
Un momento particolarmente significativo è stato l’intervento della Prof.ssa Claudia Bucchini, che ha voluto ricordare la grandezza di Giulio Briccialdi: «Era conosciuto come il Paganini del flauto per il suo straordinario virtuosismo e per le tournée che lo portarono a esibirsi in tutto il mondo, fino al Brasile. A lui si deve anche l’invenzione della chiave che porta il suo nome, ancora oggi presente negli strumenti moderni e segno concreto di un’eredità che continua a vivere nella pratica musicale». Alla cerimonia erano presenti, oltre al Presidente Guardalben e al Direttore del Conservatorio Roberto Antonello, anche Letizia Pellegrini, già presidente dell’Istituto Briccialdi, insieme a numerosi cittadini e rappresentanti del mondo istituzionale e culturale.






