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“Verde a scuola”: gli studenti in campo per migliorare la qualità dell’aria

Il progetto consiste in una prima sperimentazione scientifica negli istituiti scolastici

TERNI – Come le piante possono contribuire sensibilmente al miglioramento della qualità dell’aria all’interno degli edifici scolastici? È la domanda da qui parte il progetto intitolato “Verde a scuola”. L’iniziativa sarà presentata il 23 ottobre alle ore 11,30, presso la sala consiliare del Comune di Terni. Il progetto è promosso da Coldiretti Umbria, dall’Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE), Garden Club Terni, Pro Natura Terni nell’ambito di Umbria Green Festival.

Si tratta della prima sperimentazione scientifica condotta nelle scuole umbre sull’uso delle piante per migliorare la qualità dell’aria indoor e il benessere psicofisico degli studenti. Il progetto parte da una constatazione allarmante: oltre 10 milioni tra studenti e docenti italiani passano ogni giorno dalle 4 alle 8 ore in edifici scolastici, spesso con scarsa ventilazione, materiali inquinanti e aria indoor di bassa qualità, come segnalato anche dal Ministero della Salute. È proprio in questi ambienti, frequentati soprattutto da bambini e adolescenti che si riscontrano effetti negativi sulla salute, sulla capacità di concentrazione e sul rendimento scolastico.

La risposta arriva dalla ricerca scientifica del CNR-IBE, che dimostra come le piante da interno siano capaci di assorbire CO2, ridurre polveri sottili (PM2,5), e persino deattivare inquinanti gassosi derivanti da detergenti, materiali edili e arredi scolastici. La presenza di piante come Sanseveria, Chamadorea, Yucca, Ficus, Schefflera, accuratamente selezionate e posizionate, permette di ridurre fino al 75% i livelli di CO2 in ambienti sovraffollati, e del 15% le polveri sottili, rendendo gli spazi più salubri e accoglienti. I benefici non si fermano alla sola qualità dell’aria, infatti, secondo gli studi, le piante agiscono anche sul benessere emotivo e cognitivo degli studenti, contribuendo a ridurre ansia, stress e a migliorare concentrazione e attenzione, contrastando fenomeni legati alla cosiddetta “Sindrome dell’edificio malato”.

Umbria Green Festival, in collaborazione con il Garden Club Terni e Pro Natura Terni, da sempre attento a promuovere la cultura della sostenibilità e il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni, accoglie con entusiasmo il progetto “Verde a scuola”.

“Siamo convinti che la formazione ambientale debba partire proprio dai banchi di scuola – spiega Daniele Zepparelli, direttore artistico di Umbria Green Festival– e che le iniziative che uniscono scienza, educazione e natura, siano perfettamente in linea con la visione del nostro Festival. Portare il verde negli ambienti scolastici significa coltivare una nuova consapevolezza nei cittadini di domani”.

Si inizierà uno studio di monitoraggio della qualità dell’aria all’interno di aule appositamente predisposte presso la Scuola Secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci-Orazio Nucula” di Terni. In alcune aule verranno introdotte circa 60 piante in vaso di diverse specie, alcune delle quali già riconosciute nell’ambiente scientifico per le loro caratteristiche di mitigazione dell’anidride carbonica e degli inquinanti ambientali ma anche adatte a crescere in ambienti chiusi. Particolare attenzione è stata posta nella disposizione delle piante all’interno delle aule sulla base non solo dell’idonea esposizione alla luce ma anche del risultato estetico finale, consci dell’importanza del verde nel creare ambienti più accoglienti e del contributo delle piante a favorire l’attenzione e la concentrazione. Il monitoraggio della qualità dell’aria verrà effettuato con centraline dotate di sensori per rilevare temperatura, umidità, oltre che anidride carbonica e PM2,5,

L’educazione ambientale rappresenta oggi uno degli strumenti fondamentali per costruire una società più consapevole, responsabile e resiliente. Progetti come questo, che introducono la sostenibilità come pratica quotidiana, sono un modello virtuoso di collaborazione tra ricerca, agricoltura e mondo della scuola

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