Block notes/ Sound of silence, ovvero il caso di Eurochocolate contestata. Cinzia Fabrizi debutta tra le probabili candidature a sindaco di Terni

La pesante manifestazione contro Guarducci, voci di solidarietà solo dall’opposizione e proprio ora che Perugia è sempre più Capitale internazionale del cioccolato. La corsa a Palazzo Spada, con Bandecchi dato per perdente (troppo presto?)

M.BRUN.

PERUGIA – Block notes da Perugia a Terni.

  1. Eurochocolate, sound of silence. Avete ascoltato voci di solidarietà a Guarducci dopo la manifestazione, organizzata da “Perugia solidale”, con slogan gridati e assai pesanti (e poca gente, ma per merito di una serata con un tempo da lupi)? Una sola: quella di Perugia Civica tramite il capogruppo Nilo Arcudi e la consigliera comunale Chiara Calzoni. E una annunciata: la candidata a sindaco del centrodestra, Margherita Scoccia, che ne parlerà in consiglio comunale. Solo opposizione. La Giunta comunale mai stata così unita: nel silenzio più assoluto. Magari solo per colpa del week end, dedicato al riposo. Domani, alla ripresa del lavoro, si saprà.
  2. Per chi si fosse distratto (in tanti), la posta in palio è molto alta per la città. Perugia è ormai conosciuta nel mondo come una sorta di capitale del cioccolato, brand rafforzato, come non mai, da tre fattori concomitanti: il successo consolidato di Eurochocolate, il debutto al Mercato coperto della “Città del cioccolato”, con annesso (e contestato in piazza) Museo ,e il recupero del LAB (Luisa Annibale Base), da dove “tutto cominciò”, con l’impegno di Nicoletta Spagnoli in primis e di tutta la famiglia cui si deve l’irripetibile ascesa di “Perugina”, con i suoi Baci, nel mondo. E’ un successo popolare, diverso dal jazz che è elitario di natura. Contestare tutto questo è mettere in crisi l’immagine internazionale della città. E’ chiaro a tutti, no?
  3. Tocca a Terni: sia il centrosinistra che il centrodestra sono convinti di poter recuperare la guida della città di Terni, basta azzeccare il candidato (o la candidata). Tanto ottimismo naif, da entrambe le parti, porta comunque con sé un dibattito già in stato di avanzamento (anche già un po’ di sfinimento) su chi sarà il prescelto. A sinistra si ode da mesi il nome di Pellerucci, a destra quello di De Angelis. Ma da ieri l’altro, va messa in conto la voce che indica in Cinzia Fabrizi, eletta con Fratelli d’Italia ma tanto anti-Bandecchi da fare una strada sua, la candidata pronta a diventare la prima donna per Palazzo Spada. Se sono rose, è il caso di dirlo, fioriranno.

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