Bufera stadio clinica, fumata nerissima nel conclave Bandecchi Proietti

Oltre tre ore di faccia a faccia non portano a nulla. Protagonisti sconsolati. I VIDEO

TERNI – Persino il guerrigliero e indomito Stefano Bandecchi esce sconsolato: «Con la Regione non siamo arrivati a nessun risultato». Il lungo faccia a faccia con la presidente Proietti non ha prodotto alcuna mediazione. Bandecchi è lapidario quanto preciso: «Al momento è confermato il Tar». Come dire che il verdetto sullo stadio clinica lo daranno i magistrati amministrativi. Sono loro, ora, ad avere il boccino in mano. La politica non è riuscita a trovare un punto di incontro. Stefano Bandecchi e Stefania Proietti hanno parato per ore. E sono intervenute pure figure tecniche rilevanti, come i Rup, i project manager e i capi di Gabinetto. Ma nessuno ha trovato il modo di uscire dalle sabbie mobili. La situazione, nella sera di martedì 4 novembre, rimane congelata. L’avvocatura regionale ha impugnato al Tar la determina del Rup del Comune di Terni che dava il via libera allo stadio e ella clinica. E ora sarà il Tar a decidere prima sulla sospensiva e poi nel merito. Sarà il Tribunale amministrativo regionale a dire se il semaforo  verde acceso da Palazzo Spada è legittimo o meno. Finora Stefano Bandecchi e Stefania Proietti non hanno trovato soluzioni alternative, data la distanza delle posizioni. Il Comune di Terni continua a ritenere il progetto clinica stadio corretto dal punto di vista amministrativo e capace di dare risposte concrete sul piano operativo: rifare, senza spendere un centesimo di denaro pubblico, lo stadio Libero Liberati; realizzare a Terni la prima clinica privata convenzionata riequilibrando, almeno in parte, la distribuzione delle strutture sanitarie in convenzione nella regione Umbria.

Di parere diametralmente opposto la Regione, che impugnando la determina del Rup ha messo nero su bianco di non ritenere legittima l’accoppiata clinica stadio, con quest’ultimo finanziato (in parte) con gli introiti della clinica. Per la Regione non esiste alcun automatismo tra la realizzazione della clinica e il convenzionamento della medesima con il sistema sanitario regionale. Punti di prospettiva che nell’incontro di martedì al Cmm non si sono avvicinati neanche un po’. Stefania Proietti esce poco dopo il sindaco Bandecchi, che non nasconde  la sua frustrazione. In questi tre anni da sindaco è forse la prima volta che appare così demoralizzato. Solo al momento di salire in auto ritrova un guizzo: «Lo stadio non si fa, la clinica la faccio io per conto mio». Poi, a tarda sera, arriva il commento istituzionale: «Le posizioni  della Regione e del Comune – dichiara il sindaco di Terni Bandecchi – restano al momento molto distanti. Abbiamo accertato che la Regione ha, a nostro avviso, idee molto confuse ed anche che gli atti depositati sono stati redatti in alcuni casi, a meno a dire della Presidente, a sua insaputa e che molte cose sono state omesse. Resta di fatto momentaneamente l’impossibilità di arrivare ad una conclusione positiva.  E quindi alla luce attuale  dei fatti ci stiamo avviando per preparare la causa che discuteremo davanti al Tar. Ci sono ancora 14 giorni a disposizione per poter trovare una sintesi. Il Comune di Terni è disponibile quando la Regione avrà fatto pace con se stessa». 

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