Bufera stadio clinica/La Ternana bussa a soldi alla Regione

Il Club rossoverde invia una diffida a Palazzo Donini: «State creando danni ai nostri investimenti»

TERNI – La guerra  stadio clinica non è più solo tra il sindaco di Terni Stefano Bandecchi e la presidente della Regione Stefania Proietti. Non c’è più solo la cannonata del ricorso al Tar sparata dalla Regione e la resistenza alzata dal Comune di Terni. Ora interviene la Ternana e la sua proprietà. I legali della famiglia Rizzo hanno inviato una diffica alla presidente della Regione Proietti.

Il Club rossoverde e la sua presidenza affermano che l’operato della Regione sta creando danni sia sul fronte dello stadio che della clinica privata. I Rizzo sostengono di essere caduti dalle nuvole quando hanno appreso le intenzioni bellicose della Regione, arrivate, a loro dire, quasi fuori tempo massimo rispetto all’impugnazione della determina comunale che dava il via libera al progetto stadio clinica, superando così le prescrizioni della Conferenza dei servizi decisoria che si è tenuta nel 2024 a Perugia.

La proprietà della Ternana calcio asserisce di aver investito sulla società rossoverde e di aver iniziato ad attuare il progetto stadio clinica facendo riferimento alle certezze maturate nell’istruttoria amministrativa.  La famiglia di imprenditori romana ricorda di aver speso ingenti somme di denaro. Sostiene altresì  che prima del ricorso al Tar, la cui notizia è stata diffusa da una nota dell’avvocatura regionale, mai i vertici politici della Regione si sono mostrati contrati al progetto clinica stadio. Ma i legali della famiglia Rizzo non attaccano la Regione solo sui presunti danni cagionati alla Ternana e agli investitori che erano pronti a mettere denaro sulle due strutture. La diffida riguarda anche la limitazione dell’offerta sanitaria privata in Umbria, con Terni che, a differenza di Perugia, non ha neanche una clinica convenzionata.

A questo punto la bufera stadio clinica non si gioca più solo sui tavoli di Comune e Regione: è entrato con forza un terzo attore, la Ternana con la sua proprietà. La partita, dunque non si giocherà esclusivamente sui campi della giustizia amministrativa ma anche su quelli della giustizia civile. E siamo solo in fase di riscaldamento.  

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