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Il pasticcio dello stadio-clinica/ Resta il fil rouge tra Bandecchi e Proietti, ma i Rizzo rompono gli indugi: «È in gioco la sopravvivenza della Ternana calcio»

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Una durissima nota della famiglia proprietaria pone fine ai giochetti giuridici e alle meschine furbizie: o si trova una soluzione bonaria oppure chiederanno conto a tutti delle responsabilità di questa situazione, partendo dalle istituzioni (la Regione)

di Marco Brunacci

TERNI – Il pasticcio dello stadio-clinica, a che punto siamo.

  1. Da quel che si capisce un (sottile) fil rouge continua a tenere insieme il sindaco Bandecchi e la presidente della Regione, Proietti. Il pasticcio è diventato così difficile da gestire che ulteriori rotture potrebbero provocare danni non riparabili. E c’è chi scommette che i due torneranno a sentirsi non appena finiscono le elezioni in Campania (Bandecchi è candidato) per trovare “soluzioni condivise”, come dice l’avvocato Ranalli.
  2. Ma la novità vera è il contenuto e forse ancora di più, come dire, il tono (durissimo) della nota della Ternana calcio, quindi della famiglia Rizzo. Nell’incaricare di seguire la vicenda all’avvocato Morcella, la famiglia Rizzo fa presente che il legale avrà sia il compito “di verificare le possibilità per una conclusione bonaria della composizione della vicenda”, sia di “accertare le cause e i profili di eventuale responsabilità in ordine all’attuale blocco della realizzazione del progetto stadio-clinica”.
    La Ternana spiega, senza girarci intorno, che c’è una “inscindibile connessione che lega la realizzazione del progetto stadio-clinica alla sopravvivenza della società Ternana calcio”. E annuncia che assumerà ogni iniziativa utile a tutelare i propri interessi”.
    Attenzione poi all’ultimo passaggio: “Auspica, comunque, – dice la nota – un’immediata assunzione di responsabilità da parte delle precedenti gestioni (della società calcio, ndr) e delle istituzioni”.
    In questa maniera la famiglia Rizzo mette in mora la Regione, ma non esclude rivalse anche sui precedenti proprietari della Ternana. Dopo aver chiarito che la “la famiglia Rizzo ha già immesso ingenti somme di liquidità nelle casse del club”.
  3. Conclusione: finito il tempo dei giochetti giuridici, di furbetti e modestissime furbizie, la faccenda prende un lato di serietà che a Perugia e a palazzo Donini sembra essere del tutto sfuggita: la giunta regionale e la sua maggioranza da campo largo, con quello che era presentato come un ricorso tecnico, si è assunta la responsabilità di far vivere o far fallire la società calcio Ternana. Tanta ma tanta roba, per una città.

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