TERNI – Il taglio del nastro pensato come un grande evento, con la Fanfara della polizia di Stato, i palloncini, gli show cooking, la benedizione del vescovo Soddu, le personalità politiche, i sindaci del territorio in fascia tricolore, il comandante dell’Arma dei carabinieri De Rosa, il prefetto Orlando, i vertici di Coldiretti, Confcommercio, il direttore di Confartigianato, i commercianti e tanti, tantissimi cittadini. D’altronde la rinascita del Marcato di largo Manni è un grande evento per la città. Ad investire in quella struttura fino a un mese fa di colore arancione e con cinque operatori dell’ortofrutta all’interno, è sì Campagna Amica di Coldiretti (con circa 35 produttori), ma insieme all’amministrazione comunale e a tutto il territorio. D’ora in poi si andrà in Largo Manni non solo per acquistare i prodotti a chilometro zero o le eccellenze tipiche del territorio, ma per socializzare, per mangiare, per incontrarsi in uno spazio totalmente riqualificato, ponendosi come punto di riferimento per chi vive, lavora e attraversa la città.
«Il progetto dei mercati contadini nei centri storici – spiega Dominga Cotarella, presidente di Campagna Amica e di Coldiretti Terni – nasce per rispondere a un bisogno di rigenerazione urbana e culturale delle città, per ripensare spazi e funzioni in base a nuove forme di socialità e nuovi stili di vita. Il mercato è un luogo speciale, dove la città incontra la campagna e dove i produttori si stringono la mano con i consumatori, guardandosi negli occhi e condividendo fiducia, lealtà, autenticità».
Molto più di un punto vendita, ma un luogo di conversazione, cultura, educazione alimentare, socialità. Un presidio di comunità che promuove la stagionalità, la freschezza e la genuinità dei prodotti a chilometro zero, frutto del lavoro quotidiano delle imprese agricole del territorio.














