M.BRUN.
TERNI – Qualcuno pensava fosse tutto finito. Altri fantasticavano su nobili armistizi con patti sottoscritti, poi celati in buste di carta pregiata, e infine sanciti dalla ceralacca.
Dimenticatevi tutto, nel Pd la guerra si infiamma. Gli eserciti di Casa Democratica, da una parte, e della maggioranza boriana con sfumature centriste, dall’altra, si affrontano a colpi di fraterni inviti che nascondano veleni sempre piu insidiosi.
La posta in palio in realtà è altissima e sfugge solo ai superficiali. In massima sintesi: chi sarà il candidato o candidata che rappresenterà Terni e il sud dell’Umbria alle prossime elezioni politiche 2027?
Lo stato dell’arte, hic et nunc, invece è questo: Casa Democratica, dopo il pronunciamento della Commissione di garanzia nazionale rispetto al risultato del congresso provinciale di Terni, ha messo a disposizione il mandato di Spinelli come segretario provinciale, chiedendo in cambio due ruoli: vicesegretaria regionale per Spinelli e segreteria provinciale per Delli Guanti.
Quelli dei Bori&co. la vedono come l’offerta di un ramoscello d’ulivo avvolto in un serpente a sonagli.
I toni dello scontro si stanno alzando. Per fortuna sono tutti pacifisti, se no bisognava fare come il Belgio con i droni: massima allerta.
Il Gran Tessitore di Casa Democratica, Leopoldo Di Girolamo, non svela le prossime mosse ma ha un debole per le proposte “win to win”.
L’ottimo segretario regionale Damiano Bernardini da Baschi si attrezzi.


