Regione/ Summit di maggioranza in serata, si parla anche della nomina dell’ex leader Udu Esposito ad amministratore di PuntoZero

È stato notato che l’annuncio ufficiale della avvenuta scelta è stato dato solo dal vicepresidente Bori, senza neanche un accenno per la presidente Proietti. Magari solo una disattenzione, ma la partecipata in questione è strategica per il lavoro della Giunta, a partire dal monitoraggio delle liste d’attesa

PERUGIA – Summit serale di maggioranza riservato agli eletti in Regione, con qualche defezione.
Di solito quando ci sono questi incontri col favore della notte, tutti si affannano a spiegare che sono fissati da secoli. Ma in ogni caso non manca chi sostiene che si parla anche della nomina dei mister Udu (Leonardo Esposito), storico leader studentesco degli anni passati all’Università di Perugia, che è stato nominato amministratore unico di PuntoZero, una delle più complesse società partecipate della Regione, che, tra l’altro, ha l’ingrato compito di monitorare le liste d’attesa che tanto fanno pensare i cittadini umbri.
A questo proposito non è passato inosservato che il comunicato ufficiale della Regione che annunciava l’importante e molto ben remunerata nomination di Esposito, portasse solo il nome del vicepresidente, Tommaso Bori.
Essendo PuntoZero così importante per il lavoro della Giunta, probabilmente ci si sarebbe aspettati anche solo una citazione della presidente Proietti.
Magari è solo un problema marginale, ma, almeno ad ascoltare le voci in giro, è probabile che qualche attrito (o molti attriti, vacci a capire) ci sia stato.
Le nuove amministrazioni umbre comunque sono da “In Udu we trust”. E gli Esposito – c’è anche la sorella Margherita fino a poco tempo fa segretaria a Perugia, ora con incarico nazionale – sono esponenti storici della importante e strategica organizzazione giovanile della sinistra vicina al Pd e molto vivace all’Università di Perugia, anche se, in verità, ora sta prendendo slancio un’altra associazione più vicina ad Avs e che tende a caratterizzarsi rispetto all’Udu, pure con una giornata di sciopero “in esclusiva”.

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