M.Brun.
PERUGIA – E’ una sorta di record assoluto, ma soprattutto adesso non possono più essere rinviate soluzioni strutturali: oltre 50 milioni di mobilità passiva (cittadini umbri che vanno a farsi curare fuori regione) non sono un campanello d’allarme. Sono avere un mostro in casa.
Non è un caso che, mentre si continua a tentar di dare colpa al precedente governo che, dati alla mano, ha fatto meglio dell’attuale, si inizia a parlare di necessità delle riforme. Che significa: aziende sanitarie da tagliare drasticamente (da 4 a 2), piccoli ospedali da riconvertire altrettanto drasticamente.
Il Piano socio sanitario sta arrivando? Dicono. Ma se non contiene questi temi, sarà acqua fresca. Sta invece arrivando un documento rispetto all’altro grande problema sanitario che è quello del nuovo ospedale di Terni. Come e dove si farà? E soprattutto con quali soldi, adesso che la Giunta Proietti ha sfilato dal mazzo anche i 128 milioni che erano stati lasciati dalla Giunta Tesei?
Esiste anche una questione stadio clinica, sempre per Terni. E’ lì che si gioca direttamente il futuro della Ternana calcio.
Come si vede, inizia un dicembre bollente. La capogruppo Fdi in consiglio regionale Eleonora Pace, ha chiesto alla presidente e assesore alla sanità, Proietti, di riferire sui dati – quindi numeri – che riguardano i bilanci delle Aziende sanitarie della regione, che al momento sono 4, e di nuovo di sapere come sta per finire l’anno, visto che Tesei aveva lasciato la mobilità passiva ferma intorno ai 30 milioni e, a sentire la campagna elettorale di Proietti, sembrava che fosse uno sproposito. Invece era molto di meno di quanto succede ora.
Un altro consigliere di opposizione, Matteo Giambartolomei ,è stato duro come non mai nel suo intervento, sottolineando che le bugie, di campagna elettorale e di avvio legislatura, sono tutte lì e sono il problema per cui non si è messa in piedi alcuna strategia per un settore tanto delicato per i cittadini come la sanità.
Le prossime tre settimane saranno di grande rilievo, tenendo presente che scatta dal primo gennaio la manovra delle super tasse, con tanto di arretrati monstre.
Magari gli altri 4 anni andranno diversamente, ma il primo anno del governo di questo nuovo centrosinistra, si ricorderà come tra quelli da dimenticare.


