M.Brun.
TERNI – Fermi tutti. Trovata. Ecco la Dada bis. Se quella di Perugia ha adesso i primi problemi dopo la sua travolgente ascesa, quella di Terni debutta oggi.
Si chiama Linda Di Pietro, classe ’78, famiglia con quattro quarti di nobiltà democratica, giovane certo ma non giovanissima, di sicuro non una debuttante nel palcoscenico della politica, anche se lei l’ha sempre frequentata dalla parte del teatro, della cultura. La vera forza della sinistra, già ai tempi di quella storica, ma vieppiù con questa ultima versione.
La donna del miracolo, che si annuncia come la prossima candidata a sindaco di Terni del campo largo-larghissimo, ha una storia che affonda nel Caos, inteso come teatro d’avanguardia ternano, onore e vanto dell’intellighenzia rosso fuoco della ternanità un po’ chic (come se Bertolt Brecht andasse a passeggio per corso Tacito) e un po’ choc (i ballerini intemperanti da togliere il fiato ai benpensanti).
I meriti dei padri non devono ricadere sulle figlie, ma quello di Linda è stato un pezzo di storia della sanità umbra. Più nel bene che nel male? Ai posteri la sentenza. Ardua che sia.
A braccetto con Di Girolamo, è stato il protagonista della Terni della sinistra dei piani quinquennali, della grande fabbrica col sindacato onnipotente, del partito-guida che sembrava dovesse essere eterno, ma non lo è stato.
Linda Di Pietro non ha solo radici nella sinistra tardo Novecento, vintage ma sempre con un suo fascino, quella che ha l’immagine dell’ex sindaco Di Girolamo, ormai canuto ma intramontabile leader del pd ternano. Linda è pure nel team del giovane e vivacissimo vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, che sull’attenzione alla cultura – e i consensi che può arrecare – si gioca le chance di
elezioni al prossimo Parlamento.
Ecco perché la donna del miracolo: Di Girolamo e Bori insieme. Il partito ternano e quello regionale. In termini nazionali: Schlein, Orlando, Bonaccini e anche la famiglia Franceschini.
Eccola che prenota la poltrona di prima donna sindaco di Terni. Sempre che nel frattempo il mondo non sia cambiato perfino a Terni. Ma queste sono cose che si verificano solo con le elezioni.


