PERUGIA – Ultimi giorni dell’anno in compagnia del freddo, poi la situazione è pronta a cambiare all’inizio del 2026. A spiegare nel dettaglio la situazione è Michele Cavallucci dello staff di Perugia Meteo. «La mattinata si presenta molto fredda sulla nostra regione, con gelate estese in pianura con molte località al di sotto dei -3°C, ma con valori anche più vistosi, localmente, specie negli altopiani appenninici e in alcune valli interne, con il Pian Grande di Castelluccio di Norcia che “stacca” un -12,4°C di minima». Molto caldo per il periodo in quota, invece, con i crinali appenninici, vedi Monte Subasio e Monte Serano, abbondantemente sopra lo zero».
E ancora: «Quale sarà l’evoluzione per i prossimi giorni? Questa mattina i modelli meteorologici si sono allineati su una situazione completamente stravolta, rispetto a quanto sbandierato da oramai una settimana da molti siti in rete, con quella che avevamo definito una “ventata fredda” (e che tale sarà) prevista per il 31 dicembre, quando correnti secche e normalmente fredde per il periodo, scivoleranno lungo l’Adriatico, interessando marginalmente la nostra regione, con una notte di San Silvestro che sarà probabilmente rigida con vento di tramontana e un po’ di nuvolosità lungo l’appennino».
Scrive Cavallucci: «Passato Capodanno, la situazione cambierà diametralmente, con l’aria fredda che, da sopra le Alpi, punterà la penisola iberica e addirittura in Atlantico, innescando una risposta di correnti sud-occidentali miti di libeccio, che probabilmente porteranno un aumento delle temperature vistoso per i primi giorni di gennaio, con piogge fino a quote molto elevate sul nostro Appennino e, si spera, neve sulle Alpi». Conclude l’esperto: «Ripetiamo, quando si sbandierano previsioni sensazionalistiche, con proclami che hanno dell’assurdo vedi “arriva la neve a Roma dal mare”, bisognerebbe essere consapevoli che, mai come in questo momento storico, a livello meteorologico, si debba avere molta prudenza, che se vogliamo essere sinceri, questa mattina, abbiamo infranto anche noi, arrivando a descrivere una “linea di tendenza” a quasi 5 -6 giorni, visto quanto accaduto ai modelli meteorologici nelle ultime 48 ore».
