Consigli utili per mangiare (bene) per le feste

Da Assisi al centro di Perugia, passando per Gubbio con cucine diverse, dal pesce alla cacciagione, dalla tradizione al sushi

Le luci delle feste illuminano l’Umbria e accendono un itinerario gastronomico che attraversa luoghi, stili e visioni molto diverse tra loro, unite da una comune attenzione alla qualità e all’esperienza.

Ad Assisi, la Locanda del Cardinale propone per la Vigilia di Natale un percorso gastronomico elegante e contemporaneo dedicato ai sapori del mare. Il menù si apre con il benvenuto dello chef, seguito da un crudo di branzino con mandorla, finocchio in agrodolce ed erba cipollina. La cena prosegue con la capasanta alla brace accompagnata da rape e brodo di porcini, prima della linguina del pastificio Lo Spago, esaltata da burro affumicato, caviale e limone nero. Come portata principale, il San Pietro viene servito con spuma di patate, fagiolina del Trasimeno e tè nero, in un equilibrio armonico di aromi e consistenze. Il finale è affidato a una frolla con cioccolato bianco e agrumi, per una chiusura fresca e avvolgente. Il Pranzo di Natale alla Locanda del Cardinale rende invece omaggio alla tradizione con un tocco di raffinata eleganza. Si inizia con il vitello tonnato in rosa, seguito da un uovo cotto a 63° con parmigiano reggiano 30 mesi e tartufo nero pregiato. Immancabili i cappelletti di casa in brodo di cappone ristretto, vero simbolo delle feste. La portata principale è la faraona proposta in due preparazioni, accompagnata da patata rossa, cardoncello e jus al porto. Il percorso dolce si chiude con panettone artigianale tostato, cremoso alla nocciola e crema inglese al caffè, per un finale che profuma di Natale.

A Perugia, il 31 dicembre prende una forma completamente diversa al Vizio, tra i migliori indirizzi italiani per sushi e cucina etnica con focus sul Giappone, riconosciuto con 3 Bacchette e 3 Mappamondi dalla guida Gambero Rosso. Per il San Silvestro 2025/26, lo chef Marco Gargaglia firma un format inedito: niente menu alla carta, ma un grande buffet illimitato che unisce crudi e cotti, sushi e sashimi preparati espressi, ostriche freschissime, piatti iconici della cucina giapponese e proposte ispirate alla tradizione umbra, con particolare attenzione al tartufo. Gli ospiti sono attesi dalle 21 per una serata conviviale, elegante e dinamica, che si conclude con un ricco buffet di dolci e prosegue nel Vizietto Hi-Fi Bar con dj set dalle 00.30. È possibile anche l’asporto, su prenotazione. Il Vizio rimarrà chiuso il 24 e 25 dicembre, mentre durante le altre festività continuerà a proporre il suo menu alla carta.

Nel centro storico di Perugia, il ristorante Collins’ accoglie il Capodanno con un menu alla carte, ideale per chi desidera festeggiare in maniera più tranquilla in uno dei locali più storici della città. Anche il Collins’ Bar rimarrà aperto per tutta la durata delle festività, perfetto per un aperitivo o una pausa dopo una passeggiata tra shopping e bellezze storiche.

Tra le colline umbre nei dintorni di Gubbio, Tenuta Borgo Santa Cecilia propone invece un Capodanno immerso nella natura e nella cucina più autentica del territorio. Il menù nasce quasi interamente da materie prime autoprodotte e da una filosofia agricola che precede quella gastronomica. Il percorso si apre con prosciutto crudo stagionato 36 mesi Onorato Salumi e focaccia all’olio extravergine d’oliva, seguito dall’acquacotta reinterpretata come consommé di erbe selvatiche con pane raffermo e tuorlo d’uovo. Il carciofo arrosto con spuma di pecorino e lardo introduce il cannellone al radicchio tardivo, rucola e mandorla, e lo spaghettone al ragù di lepre e alloro. Tra i secondi, crepinette di quaglia con patata dolce e cavolo nero e filetto di maiale con funghi porcini e tartufo nero. Il finale è affidato a un pre-dessert di mandarino e cannella e al Mont-blanc dal bosco, prima del brindisi di mezzanotte con cotechino e lenticchie. Un Capodanno che diventa esperienza immersiva nella cucina umbra più vera, tra silenzio, natura e sapori ancestrali.

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