TERNI – La Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni svela il suo ricco patrimonio d’arte: espone un’attenta selezione delle sue opere più rappresentative in un percorso che si snoda in ordine cronologico, toccando le principali epoche della storia dell’arte dagli inizi del XIV agli esordi del XXI secolo.
Dalle testimonianze del Trecento ai maestri del Rinascimento (Signorelli), dai capolavori del barocco di Artemisia Gentileschi e Mattia Preti fino all’elegante veduta veneziana di Francesco Guardi, che apre allo spazio dedicato ai paesaggisti d’oltralpe come Claude Joseph Vernet, Verstappen e van Bloemen. La sezione dedicata all’Ottocento e al primo Novecento documenta l’evoluzione del gusto borghese e del sentimento del vero, dalla pittura romantica, al realismo e all’impressionismo, fino ai fermenti del primo dopoguerra. In esposizione anche due straordinarie opere di Alfred Sisley, riconosciuto come uno dei grandi maestri del paesaggio impressionista, e del “padre” del movimento, Camille Pissarro. Tra gli artisti del secondo Novecento, spiccano la Combustione di Alberto Burri e l’estroflesssione di Agostino Bonalumi.
Infine, la mostra si chiude con una sezione in onore dei grandi maestri umbri o attivi nel territorio nel Novecento: Piero Gauli, Ardengo Soffici, Ugo Castellani, Umberto Prencipe, Amerigo Bartoli, Orneore Metelli e Aurelio De Felice. Corredano la mostra una piccola galleria con i Ritratti di cardinali e personaggi insigni del XVII-XIX secolo, uno splendido orologio in bronzo Luigi XVI, sculture di Vincenzo Gemito e un’opera in ceramica del contemporaneo Piero Gauli.
Un viaggio emozionante che trasforma palazzo Montani Leoni in un piccolo “Museo della memoria artistica”. La mostra sarà visitavile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, dal 12 dicembre al primo marzo 2026.


