M.BRUN.
PERUGIA – Focus sul voto degli studenti di Unipg. In sintesi, per quel che serve a fare un discorso generale. E dire cosa cambia negli equilibri della politica umbra, tenendo presente che la riconquista di Perugia e Umbria da parte del campo largo della sinistra è partita dal voto studentesco all’università.
- Allora: l’Udu, studenti di sinistra vicini al Pd, vincono con percentuali intorno al 58%. Ma perdono, rispetto alle passate elezioni, oltre due mila voti. In piccola parte i voti vengono recuperati dalle altre formazioni di sinistra, ma c’è uno spostamento verso il centrodestra che non è clamoroso, ma segna un’inversione di tendenza. È cambiato il trend. Non una cosa poco, dopo anni di crescita felice delle liste di sinistra. Tenendo a mente che il successo di Romizi a Perugia fu annunciato proprio da una stagione di voto universitario positivo.
- L’Udu paga l’eccessiva vicinanza al Pd e la scelta dei temi: più transfemminismo e similari, meno questioni concrete di vita studentesca.
- La componente di centrodestra, divisa, conquista pochi posti in più, ma riuscusse a fare blocco sarebbe già in gradi oggi di rendere contendibile Unipg. Il gruppo è guidato da Idm, con gli altri troveranno un’intesa? Da quel che si capisce non subito, ma forse sì.
- Per un’analisi completa: dove si presentava solo l’Udu, le schede bianche sono state tante. Per sottolineare il trend.
- Conclusione: la grande espansione della sinistra universitaria tende a segnare il passo, se non proprio ad arretrare un po’. Un campanello d’allarme per il ” campo largo” che dal voto ideologico degli studenti ha preso slancio. Una sfida per il centrodestra che ha visto premiato il lavoro fatto, ma adesso deve riconquistare posizioni perdute e sa bene che il recupero può passare solo per una ritrovata unità.
- Incredibile ma vero: ci sono le condizioni perché i giovani indichino la strada alla formazione di centrodestra attualmente in campo al Comune di Perugia e in Regione. È il momento di salire sul trend.



