Forno crematorio, fumata bianca

A Terni l’impianto da 4 milioni di euro si realizzerà nel 2026. In corsa un’azienda di Bologna

TERNI – Alla fine del 2026 la migrazione di salme verso Viterbo cesserà. Terni avrà un proprio forno crematorio: un impianto da  4 milioni di euro che andrà incontro a chi decidere di tornare cenere per affrontare l’aldilà. Un vulnus che finora ha visto a carico delle famiglie dei defunti ingenti spese di trasporto nel Lazio. Palazzo Spada è finalmente arrivata in dirittura d’arrivo , assegnando in maniera definitiva  all’Altair Funeral (un nome e un programma)  e all’Edilver la costruzione del tempio.

Ci sono voluti tre tentativi per imboccare la strada giusta,  i primi due stoppati dagli organi di controllo per anomalie sulle procedure. Ora,  invece, non dovrebbero esserci più intoppi. Gli assegnatari definitivi sono coloro che oltre  un anno fa hanno presentato al Comune di Terni un project financing ora messo, secondo la legge sugli appalti, a gara pubblica. Il Comune si impegna a concedere alla ditta proponente, per 25 anni, i terreni sui quali sorgerà la struttura.

Una vera e propria rivoluzione nella gestione delle salme, in quanto Terni è uno dei pochi  Comuni d’Italia a non avere un impianto  proprio.

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