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I capolavori di Dvorak e Brahms con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese

Il concerto firmato Filarmonica Umbra il 7 dicembre

TERNI – L’associazione Filarmonica Umbra ospiterà al teatro Sergio Secci di Terni un evento sinfonico di grande spessore il 7 dicembre alle ore 17.30. Si tratta dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che si esibirà sotto la direzione del Maestro Cristian Lupes, affiancata dal violoncellista di fama internazionale Andrei Ionita come solista. La serata sarà interamente dedicata al genio del tardo Romanticismo, presentando due tra i più amati capolavori del repertorio: il Concerto per violoncello di Dvořák e la Terza Sinfonia di Brahms.

L’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese è una delle tredici Istituzioni Concertistico Orchestrali (ICO) riconosciute dal Ministero della Cultura, punto di riferimento per la produzione e diffusione della musica sinfonica in Italia. Il Maestro Cristian LUPES, già Direttore Artistico e Direttore Principale della stessa orchestra, è un direttore d’orchestra rumeno la cui carriera spazia tra Europa e Asia, noto per la sua chiarezza interpretativa e la sua energia sul podio. Andrei IONIŢĂ, il solista, è un violoncellista rumeno di grande prestigio internazionale, vincitore del Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca nel 2015. La sua carriera lo ha portato a suonare nelle sale più importanti del mondo, acclamato per la sua tecnica impeccabile e la profonda sensibilità che infonde nelle sue esecuzioni. Il concerto si aprirà con il Concerto n. 2 in si minore op. 104 per violoncello e orchestra di Antonín Dvořák, vertice assoluto della letteratura per lo strumento. Composto durante il suo soggiorno americano, il concerto è pervaso da un intenso lirismo nostalgico, dall’emotivo Adagio ma non troppo all’ampio Finale. Dopo l’intervallo, l’Orchestra proporrà la Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90 di Johannes Brahms. Acclamata sin dalla prima esecuzione per la sua bellezza, è nota per essere la più breve e lirica delle sue sinfonie. La sua struttura si fonda sul motto iniziale F-A-F (Frei aber froh), promettendo un’esecuzione che farà emergere la ricchezza timbrica del capolavoro, con il celeberrimo Poco allegretto come ponte emotivo.

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