TERNI – Un viaggio sonoro tra composizioni originali, atmosfere moderne e i grandi classici di Gershwin e Porter nel concerto del 14 dicembre organizzato daAraba Fenice. Un concerto interamente dedicato al Jazz nella sua forma più intrigante, godibile e comunicativa, alle 17.30 all’auditorium Gazzoli di Terni , con protagonista Fabio D’Isanto Quartet, formazione raffinata e di grande impatto espressivo, per un viaggio affascinante attraverso epoche, linguaggi e sfumature del jazz.
Il programma proporrà brani tratti dall’ultimo album del D’Isanto 4et, tra cui Maia e Roots, affiancati alle melodie immortali di maestri come George Gershwin e Cole Porter, in un equilibrio perfetto tra originalità e tradizione. Il Fabio D’Isanto Quartet è composto da: Fabio D’Isanto (batteria), Lorenzo Bisogno (sassofono), Alessandro Bravo (pianoforte), Francesco Pierotti (contrabbasso). Quattro musicisti d’eccezione, artisti straordinari e profondi conoscitori della sintassi jazzistica, capaci di dar vita a una sinergia autentica, un interplay agile e naturale, che attraversa con disinvoltura le diverse epoche del jazz. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del jazz e per tutti coloro che desiderano scoprire una musica che sa emozionare, sorprendere e coinvolgere. Dopo una lunga esperienza come sideman in numerose formazioni italiane, Fabio D’Isanto ha riunito intorno a sé un quartetto disposto ad avventurarsi nei territori, talvolta tortuosi, delle sue composizioni. Tale libertà creativa emerge chiaramente in brani come Pino e Napoli, caratterizzati da un mood melodico e intimistico, con richiami al jazz classico degli anni Sessanta, Miles Davis, John Coltrane, Wayne Shorter, Herbie Hancock, ma anche in pagine più moderne, come Livorno e Roma Termini, nelle quali risuonano gli echi della scena newyorkese contemporanea (Robert Glasper, Jonathan Barber, Brad Mehldau, John Scofield, Marcus Gilmore).
Tutti i brani presentati, firmati dal leader, si distinguono per una forte impronta melodica e cantabile: composizioni accessibili, pur immerse in tessiture armoniche moderne, talvolta bizzarre ma sempre capaci di trasmettere gioia, profondità emotiva e un senso costante di evoluzione. Il processo creativo di D’Isanto mira proprio a conciliare libertà e riconoscibilità, evitando vincoli rigidi e permettendo al batterista, napoletano di origine ma umbro d’adozione, di esplorare territori nuovi e personali. Il quartetto non teme di proporre una visione originale in un mondo musicale che spesso tende all’omologazione. Il cuore pulsante dell’ensemble è il suono, insieme a un interplay sempre un po’ imprevedibile: un elemento che rende il concerto divertente per i musicisti e stimolante per il pubblico.


