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La medicina e l’intelligenza artificiale tra benefici e precauzioni

I dati forniti durante il convegno che si è svolto a Narni

TERNI – Come l’intelligenza artificiale trasforma l’assistenza sanitaria? Da questo quesito si sono mosse riflessioni, analisi e approfondimenti durante la conferenza che si è svolta all’Asp Beata Lucia, promosso dall’Associazione di Narni per la Lotta contro il Cancro in occasione del XIV Memoriale “Lida Proietti”. L’evento, dal titolo dal titolo, “L’innovazione della Medicina con l’Intelligenza Artificiale”, ha riunito medici e professionisti per discutere gli impatti reali e le prospettive future dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario. «L’intelligenza artificiale non sostituisce il medico, ma ne potenzia le capacità», ha dichiarato il Dr. Adiberto Favilli, responsabile scientifico dell’evento.

«Parliamo di strumenti che possono migliorare la precisione diagnostica, aumentare la sicurezza in sala operatoria e supportare decisioni cliniche sempre più personalizzate – ha proseguito Favilli – Tuttavia, è fondamentale accompagnare l’innovazione tecnologica con una solida formazione dei professionisti e con una riflessione etica, affinché l’A.I. rimanga al servizio del paziente e della qualità delle cure.» Il convegno, coordinato dal responsabile scientifico Dr. Adiberto Favilli, medico chirurgo specializzato in anestesia e rianimazione, e dal gruppo di progettazione composto da Dr. Luigi Annesi e Sig. Bruno Cittadini, ha visto la partecipazione di esperti nazionali e regionali per analizzare dati e casi concreti sull’utilizzo dell’A.I. nella medicina contemporanea.  Secondo rilevazioni recenti sul panorama italiano della sanità digitale: in Italia gli investimenti in Digital Health superano i 2,47 miliardi di euro con una crescita prevista del 12% annuo, e quasi metà dei medici di medicina generale usa strumenti di intelligenza artificiale nei processi clinici. Circa il 41% dei cittadini italiani utilizza attivamente il Fascicolo Sanitario Elettronico, aprendo la strada a nuovi servizi digitali basati sull’analisi dei dati sanitari.  Il mercato dell’A.I. applicata alla sanità in Italia, pur ancora in fase di crescita, è stimato in decine di milioni di euro e con aspettative di forte espansione nei prossimi anni. Questi numeri riflettono un processo in corso di transizione digitale della sanità italiana, nel quale l’adozione di tecnologie intelligenti può migliorare accuratezza diagnostica, gestione dei dati clinici, processi di telemedicina e persino l’assistenza personalizzata al paziente.

Durante il convegno sono stati affrontati temi chiave come: l’utilizzo dell’A.I. generativa in ambito clinico, con esempi di strumenti che supportano refertazione e analisi di immagini mediche; l’integrazione dell’A.I. in sala operatoria e robotica chirurgica, per migliorare precisione e sicurezza; l’importanza di formare i professionisti del futuro, dotandoli delle competenze digitali necessarie; casi di utilizzo nella telemedicina e nella gestione avanzata delle cartelle cliniche digitali.

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