PERUGIA – Parte la raccolta firme dei partiti e delle liste civiche di centrodestra per chiedere il ritiro della manovra delle tasse decisa dalla giunta Proietti. L’iniziativa è stata presentata questa mattina (lunedì 15 dicembre) nella sala Valnerina di palazzo Cesaroni alla presenza del coordinatore umbro di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco, del segretario regionale della Lega, Riccardo Augusto Marchetti, del numero uno di Forza Italia Umbria, Andrea Romizi, del segretario di Umbria civica, Nilo Arcudi, il commissario perugino di Noi Moderati, Renzo Baldoni e del commissario regionale dell’Udc, Ermanno Ventura. «Firma anche tu per bloccare questa manovra contro i cittadini umbri» è lo slogan scelto per il lancio della petizione. «Da gennaio 2026 – dicono i promotori – diventerà effettivo l’aumento delle tasse (dell’addizionale regionale nello specifico) voluto dalla sinistra in Umbria. Da 28mila euro di reddito l’addizionale aumenta. Il ceto medio si troverà a pagare da 200 euro a oltre 1.300 euro in più all’anno. È una manovra ingiusta che scarica il peso soprattutto sul ceto medio». Come hanno spiegato i promotori, si può firmare online, nelle sedi dei partiti e nei gazebo che saranno allestiti nelle città umbre.
Nel suo intervento Prisco ha affermato che «mentre il Governo Meloni abbassa le tasse agli italiani, la manovra fiscale della Giunta Proietti aumenta le tasse agli umbri. Una scelta ingiusta e ingiustificata, motivata da un presunto buco nella sanità regionale che in realtà non è mai esistito». Ha aggiunto il leader regionale di Fdi: «Questa scelta impedirà agli umbri di beneficiare delle misure di riduzione della pressione fiscale messe in campo dal Governo Meloni, che con la prossima legge di bilancio estende il taglio delle tasse anche ai redditi fino a 50mila euro, dopo gli interventi già adottati per i redditi fino a 28 mila euro, insieme alle misure per la riduzione del costo del lavoro, tutte finalizzate ad aumentare il potere d’acquisto delle famiglie. L’obiettivo del Governo nazionale è chiaro: lasciare più soldi nelle tasche di cittadini e famiglie. In Umbria, però, questo obiettivo rischia di essere completamente neutralizzato da una manovra regionale che va nella direzione opposta, colpendo lavoratori e famiglie con un aumento dell’Irpef». Ha concluso Prisco: «È una battaglia di buon senso e di giustizia – conclude Prisco – al fianco degli umbri, per difendere famiglie, lavoratori e imprese da un aumento delle tasse che l’Umbria non merita e che non ha alcuna reale giustificazione».
Secondo il leghista Marchetti la manovra è una «follia. Perché trasversalmente questo metterà in difficoltà una platea che si stima va oltre i 110mila umbri». Ha affermato Romizi: «Con la manovra si è data vita ad una campagna da terrorismo psicologico, attraverso dichiarazioni assurde della presidente Proietti e dei rappresentanti della Giunta».


