ll Servizio Idrico Integrato dona un bilirubinometro al Santa Maria di Terni

Tecnologia non invasiva a supporto della pediatria

TERNI – Un nuovo strumento tecnologicamente avanzato entra a supporto dell’attività assistenziale dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni. Il Servizio Idrico Integrato (SII) ha donato al reparto di Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale un bilirubinometro, dispositivo medico che consente di misurare in modo rapido, non invasivo e indolore la concentrazione di bilirubina nella pelle dei neonati, fondamentale per lo screening e il monitoraggio dell’ittero neonatale.

Lo strumento permette di ottenere risultati immediati senza ricorrere a prelievi di sangue, migliorando il comfort dei piccoli pazienti e rendendo più efficiente il lavoro degli operatori sanitari. Alla consegna hanno preso parte il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Terni Domenico Montemurro, la direttrice della Pediatria e TIN dottoressa Federica Celi, il presidente del SII Paolo Silveri e l’amministratore delegato Maria Grazia Costa. «È uno strumento che ci consente di misurare, senza pungere, un valore fondamentale nei neonati – ha spiegato la dottoressa Federica Celi –. In pochi secondi possiamo avere un dato clinico essenziale, intervenendo tempestivamente e riducendo al minimo il disagio per i piccoli pazienti».

«La consegna del bilirubinometro rappresenta per SII un gesto concreto di attenzione verso i più piccoli e verso l’intera comunità – ha dichiarato il presidente Paolo Silveri –. Investire nella salute dei bambini significa investire nel futuro del nostro territorio. Come azienda che opera sul territorio sentiamo la responsabilità di essere vicini ai bisogni reali delle famiglie e di sostenere le strutture sanitarie che ogni giorno svolgono un ruolo fondamentale per il benessere collettivo». Sulla stessa linea l’amministratore delegato Maria Grazia Costa: «Questa donazione ha per noi un valore speciale perché nasce anche dall’impegno concreto delle persone che lavorano in SII. È un segnale forte di senso di appartenenza e di responsabilità sociale, che dimostra come azienda e lavoratori possano fare squadra per generare un impatto positivo e tangibile sul territorio».
«Queste donazioni – ha sottolineato il direttore sanitario Domenico Montemurro – non rappresentano solo un supporto tecnologico, ma un segno concreto di attenzione e vicinanza alla nostra comunità ospedaliera. Strumenti come il bilirubinometro migliorano la qualità delle cure, riducono l’invasività degli interventi e rafforzano il percorso di umanizzazione dell’assistenza, soprattutto nei confronti dei pazienti più fragili come i neonati».

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