TERNI – Piacca o non piaccia, il Natale dedicato a Ilaria Sula è destinato a passare alla storia per costi e polemiche. Perchè la presidente del consiglio comunale, Sara Francescangeli, lo ha messo a confronto con il Natale di Perugia firmato da Mimmo Paladino, scatenando una vera e propria guerra delle luminarie che però non ha vinto; perchè le scarpe rosse sotto l’albero hanno acceso una polemica finita con l’eliminazione dell’addobbo; per i costi. Sebbene Palazzo Spada abbia spacchettato il progetto il totale è altissimo.
Ha affidato per 34mila euro il villaggio di Rovaniemi, per 25mila le Parole luminose, per 35mila euro l’animazione nelle vie a cura di Ingranaggi, per 170mila (con gara pubblica) le luminarie di via che però hanno avuto bisogno di una integrazione del valore di 30mila; per 137mila le installazioni da terra come la casa di Babbo Natale e il villaggio polare; per 90mila euro lo spettacolo di Capodanno in piazza Ridolfi; per 55mila il noleggio della scultura di Marinella Senatore sulla facciata della Bct. E siamo 567mila euro. In più c’è il Natale alla Cascata e a Carsulae e i contributi alle Proloco per l’animazione dei borghi.












