TERNI – La selezione dei cinque terreni individuati dalla società incaricata dalla Regione Umbria per la realizzazione del nuovo ospedale apre una serie di interrogativi che meritano chiarimenti puntuali.
In una fase iniziale, infatti, l’impostazione del percorso di individuazione delle aree sembrava muoversi in una direzione ben definita: limitare la ricerca a terreni di proprietà pubblica, dunque regionali, comunali o comunque riconducibili a enti e società partecipate. Una scelta che appariva logica e coerente con l’obiettivo dichiarato di garantire rapidità procedurale e tempi certi di realizzazione dell’opera, evitando complessità legate ad espropri o acquisizioni da privati.
Dalla relazione finale, però, emerge un cambio di rotta significativo. Tra le aree selezionate compaiono infatti anche terreni di proprietà privata. È proprio questo passaggio che genera perplessità e richiede un approfondimento: quali sono stati i criteri utilizzati per includere aree private nel perimetro della valutazione?
In particolare, resta da chiarire se la Regione abbia indicato preventivamente specifiche aree di interesse o se la selezione sia avvenuta sulla base di una mera analisi catastale, limitata alle visure di proprietà superiori ai 10 ettari in un’unica intestazione. Ancora più rilevante è comprendere se vi sia stato un meccanismo di autocandidatura da parte dei proprietari privati e, in tal caso, con quali modalità.
Questo nodo è centrale non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sotto il profilo della trasparenza amministrativa. È legittimo domandarsi se tutti i terreni privati potenzialmente idonei siano stati effettivamente presi in considerazione oppure se la valutazione abbia riguardato esclusivamente un numero ristretto di proprietà, emerse attraverso criteri non pienamente esplicitati.
In un’opera strategica come il nuovo ospedale, destinata a incidere per decenni sul territorio e sulla sanità regionale, chiarezza e tracciabilità delle scelte non sono un dettaglio, ma una condizione essenziale per garantire fiducia, equità e correttezza dell’intero procedimento.


