«Nuovo piano regolatore subito. Perugia non può essere ferma al 2002»

Perugia Civica e Tuteri: «È un’opportunità storica per disegnare la città del futuro»

PERUGIA – Il Gruppo Perugia Civica, con il proprio capogruppo Nilo Arcudi e la consigliera Chiara Calzoni, insieme al consigliere Gianluca Tuteri del Gruppo Misto, annuncia che mercoledì sarà discusso in commissione urbanistica l’ordine del del giorno per avviare il percorso di redazione del nuovo Piano Regolatore Generale della città.

Arcudi, primo firmatario, spiega che il Prg attuale – approvato nel 2002 – non è più in grado di rispondere alle esigenze di una città profondamente cambiata: «Perugia non può continuare a pianificare il proprio sviluppo con uno strumento urbanistico vecchio di oltre vent’anni. È un’altra città, un’altra società, un altro tempo. Serve una visione nuova, capace di guidare la Perugia dei prossimi decenni».
Perugia Civica considera il nuovo Piano Regolatore una delle decisioni più importanti per il futuro della città, perché determinerà: la qualità e la distribuzione dei servizi, la mobilità e i collegamenti tra i quartieri, la rigenerazione delle aree degradate, le politiche del commercio e degli spazi pubblici, la sostenibilità ambientale, l’attrattività culturale, sociale ed economica di Perugia.
«Solo un nuovo PRG può permetterci di progettare una città più moderna, funzionale e vivibile. Continuiamo a intervenire su singoli problemi, ma senza una visione complessiva la città non cresce e non si trasforma», afferma Perugia Civica.

Per fugare ogni dubbio, il Gruppo precisa: «Non proponiamo nuova urbanizzazione né aumento di volumi. La nostra linea è chiara: rigenerazione, riqualificazione, recupero dell’esistente. Perugia deve crescere in qualità, non in quantità».
Con l’ordine del giorno, Perugia Civica e Tuteri chiedono alla Giunta comunale di avviare formalmente l’iter per il nuovo Piano Regolatore, rafforzare gli uffici tecnici per affrontare il lavoro, predisporre un percorso partecipato con cittadini, associazioni, professionisti e categorie economiche, garantire trasparenza e condivisione in ogni fase. «Perugia merita un nuovo inizio. Non possiamo immaginare il futuro con strumenti del passato. È il momento di aprire una grande stagione di programmazione e di costruire insieme la Perugia che vogliamo nel 2040», conclude Arcudi.

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