TERNI – Giornata davvero dura per i pendolari della tratta Terni Roma. Un lunedì (primo dicembre) che è una vera e proprio Via Crucis, che si somma a tante altre di Passione. I ritardi sono iniziati addirittura alle 6 del mattino, toccando anche le due ore. Le Ferrovie dello Stato hanno utilizzato, per chi era diretto a Roma, la cosiddetta linea lenta e c’è stato chi si è presentato sul posto di lavoro alle 11, pur essendo uscito di casa all’alba. Ma la situazione surreale si è avuta nel pomeriggio, quando almeno due convogli Roma Terni hanno letteralmente ingranato la retromarcia. Il treno delle 17, Roma Foligno, giunto quasi a Gallese, è stato riportato a Settebagni per essere dirottato sulla linea lenta. Stessa procedura un’ora dopo. I pendolari sono rimasti intrappolati nei vagoni per almeno tre ore. Una situazione di grande disagio, che non è sfuggita all’assessore regionali ai trasporti, Francesco De Rebotti. «Treno 4514 arrivato quasi a Orte poi, per un incidente sulla linea, retromarcia fino a Tiburtina – il post di De Rebotti – Pendolari chiusi in un treno da quasi tre ore. Sono ancora lì dentro, a Tiburtina, in attesa di percorrere poi la linea lenta, come ultima beffa. Nel frattempo continuano a dare precedenza ai Frecciarossa che provengo da Termini.
Domani mattina scriverò a tutti i Sindaci per chiedere di recarci insieme al Ministero dei Trasporti per pretendere che cessi questo accanimento riservato ai nostri pendolari»
