TERNI – Da tre mesi nelle chat di maggioranza volano messaggi (scritti e audio) durissimi, con richieste di dimissioni incrociate e con il sindaco Stefano Bandecchi costretto a riportare l’ordine (a modo suo). Ma queste sono liti nelle mura di casa di Alternativa popolare. Furi le mura, i consiglieri comunali di Bandecchi ci tengono a dire che loro sono super coesi e tutti e 18 fedelissimi del sindaco. Si dicono «vicini vicini». Provano a smentire le profonde divisioni tra il gruppo che si riconosce nel vice sindaco Riccardo Corridore e nell’assessora al welfare Viviana Altamura , e quello che fa riferimento al sindaco.
«Negli ultimi giorni diversi articoli di stampa – la difesa congiunta dei congiglieri comunali di Alternativa popolare – hanno alimentato indiscrezioni e illazioni circa presunte fratture all’interno del nostro gruppo consiliare. Tali ricostruzioni non rispecchiano in alcun modo la realtà dei fatti e appaiono del tutto infondate. L’intero gruppo consiliare ribadisce con chiarezza la propria coesione , unità di intenti e determinazione nel portare avanti il progetto politico che ha scelto di abbracciare sin dall’inizio del mandato. Nessuna divisione interna, nessun contrasto: solo un lavoro quotidiano condiviso e responsabile. Oggi più che mai confermiamo la nostra vicinanza al sindaco Stefano Bandecchi, con il quale prosegue un rapporto di piena collaborazione e fiducia. Il nostro gruppo è affiatato, compatto e fermamente orientato a operare per il bene della nostra città.
Respinte dunque con decisione le accuse e le interpretazioni divulgate negli ultimi giorni, rinnoviamo il nostro impegno a lavorare con trasparenza, serietà e senso istituzionale, convinti che solo attraverso l’unità e la concretezza si possa garantire il miglior futuro possibile alla nostra comunità».


