Stefano Bandecchi va a processo

Il sindaco di Terni rinviato a giudizio per i fatti del 28 agosto 2023. La prima udienza il 22 gennaio 2026

AU. PROV.

TERNI – E’ arrivato  il giorno del rinvio a giudizio del sindaco di Terni Stefano Bandecchi per i fatti accaduti in consiglio comunale “quel 28 agosto 2023”. Allora, quando si scagliò contro i banchi d’opposizione (in direzione Fratelli d’Italia) era ad inizio mandato. Era il Bandecchi che prometteva “cartoni”  a destra e a manca, che giurava di spaccare la testa a chi osava bagnarsi i pedi nella fontana di piazza Tacito, che  “discuteva” fin troppo animatamente con il responsabile della comunicazione sotto palazzo Spada.  Una passione per il contraddittorio, la sua, sfociata nel tentativo di aggressione al consigliere Marco Cecconi (FDI)  durante “quella seduta” dell’assise comunale del 28 agosto di due anni fa. Il finale è tutto da scrivere. Nei capitoli precedenti c’è la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal procuratore Andrea Claudiani e dal sostituto Marco Stramaglia, lo spostamento della data dell’udienza preliminare inizialmente fissata per lo scorso primo ottobre, perchè il sindaco Bandecchi era impegnato a Roma al ministero dell’Università e della Ricerca, l’arrivo in tribunale mercoledì (3 dicembre) mattina poco prima delle 12,30, accompagnato dal suo legale e dal vice capo di Gabinetto  Bernocco, il rinvio a giudizio.

Stefano Bandecchi, difeso dagli avvocati Giorgio Panebianco e Carlo Pacelli, deve rispondere dei reati di minaccia, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, minaccia ad un corpo politico.

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