di Luca Ceccotti
TERNI – Si è svolta davanti a Palazzo Spada come da programma la mobilitazione indetta nei giorni scorsi contro le lettere inviate da Asm alle quasi 20mila utenze ternane in cui si paventa un consistente aumento nella fatturazione rispetto agli anni passati. Un problema che ormai ha preso piede in città, con molte persone che con l’andare del pomeriggio si sono ritrovate nel luogo stabilito a sentire i vari interventi. Tra botta e risposta Asm – amministratori condominiali, che ha portato anche a una situazione di stallo su alcune decisioni prese, i cittadini hanno voluto esprimere tutto il proprio dissenso nei confronti della decisione sulla tassa dei rifiuti.
Il primo a prendere la parola è stato Luca Simonetti, consigliere pentastellato: «La tariffa a Terni è fatta su misura per i furbetti che poi scaricano le spese sui condomini che si impegnano invece a fare la raccolta differenziata. Dobbiamo chiedere, e lo faremo da lunedì, il ritiro delle lettere». Altro interventi che ha riscosso anche un appaluso tra il pubblico presente è stato quello di Maurizio Vulpiani, che ha sottolineato: «Lo slogan “più si differenzia e meno si paga” è una bugia. Praticamente paghiamo una tassa per qualcosa che non produciamo. Abbiamo chiesto incontro ad Asm, stiamo aspettando la convocazione».

Si è passati poi all’interventi di Franco Todaro, responsabile Federconsumatori Terni, che ha tenuto a sottolineare: «Anche io abito in un condominio e da me vengono a buttare di tutto perché non ci sono isole ecologiche. Quelle lettere vanno annullate». Spazio anche al presidente provinciale dell’Unai (Unione nazionale amministratori immobili) Rosario Lionetto, già autore di una lettera durante le prime schermaglie: «Noi siamo pronti a confrontarci su tutte le problematiche, l’Unai è qua e aspettiamo l’invito a discutere».
A parlare anche un amministratore di condominio infuriato, che ha sottolineato: «Queste famose lettere non sono datate né protocollate né firmate. Hanno valore pari a zero». Le risposte chieste sono le stesse dell’Unai.
Tanti interventi e tanto seguito in piazza, per una diatriba che è solo alle prime battute.



