TERNI – Sul palco del Gazzoli arriva il fisarmonicista francese Vincent Peirani, una delle stelle nascenti del jazz europeo.
Un artista che fa tutto a modo suo, come dichiara egli stesso: «La mia specialità è quella di non essere uno specialista. Sono un musicista classico come sono un musicista jazz. Ma faccio tutto a modo mio». Dopo numerose collaborazioni in duo (con Emile Parisien, Michel Portal, Michael Wollny, François Salque) e con il suo quintetto, Vincent Peirani ha voluto mettersi alla prova con una nuova formazione coinvolgendo il chitarrista italiano trapiantato a Parigi Federico Casagrande e il batterista Ziv Ravitz, israeliano di origine che vive a New York. È sorto così un trio ibrido, composto da fisarmonica, chitarra e batteria, in cui ciascuno dei tre musicisti può assumere il ruolo dell’altro, diventando solista, ritmico o colorista. Per il secondo concerto della stagione 2022 di Visioninmusica, darà vita ad un concerto unico e decisamente imprevedibile.
«La natura cosmopolita del trio – spiega Silvia Alunni, presidente di Visioninmusica e direttore artistico della rassegna – agevola l’esplorazione di ogni tipo di repertorio: tutto è permesso e la musica può scorrere liberamente, senza sovrastrutture, lasciata all’ispirazione di ciascuno dei protagonisti. Proprio come Joker, inteso come personaggio emblematico dei fumetti ma anche come elemento decisivo nei giochi di carte, i musicisti si pongono tutti allo stesso livello, in ruoli complementari e talvolta anche in contrapposizione». E proprio quest’ultima caratteristica delinea il paesaggio sonoro di questo trio. Il riconoscimento internazionale di Vincent Peirani si basa sul suo carisma musicale, sulla sua creatività e sul suo atteggiamento molto aperto verso la sperimentazione. Musicista senza frontiere, Peirani propone un’originale visione del jazz moderno, senza dimenticare di rendere omaggio, con grande eleganza e sensibilità, ad alcuni dei suoi modelli di riferimento: Duke Ellington, Thelonious Monk e Miles Davis. Anche Ziv Ravitz fa parte della nuova generazione di jazzisti senza confini geografici e stilistici: nato a Beer-Sheva in Israele, si trasferisce prima a Berlino, poi a Parigi e infine a New York. Ravitz ha già avuto l’opportunità di esibirsi con Hal Crook, Greg Hopkins, Joe Lovano, Lee Konitz, Eugene Friesen, Mick Goodrick, Eli Degibri, James Genus, George Garzone, Ben Monder, Avishai Cohen. E poi c’è Federico Casagrande, di Treviso, che dopo aver completato i suoi studi al Berklee College of Music di Boston (nel 2007 vince il primo premio al prestigioso concorso Gibson Montreux Jazz Festival), va a vivere a Parigi.
L’appuntamento con il trio jazz è al teatro Gazzoli di Terni venerdì primo aprile alle 21.


