«Fai il tampone o non ti visito». E il paziente chiama la polizia

Lite in uno studio medico a Ponte San Giovanni

PERUGIA – Quello del covid e della sospetta positività è un nervo scoperto. Dopo due anni abbondamenti di pandemia, con la fase più drammatica, gradualmente messa alle spalle, ancora oggi sentire qualcuno “insinuare” che tu possa essere positivo non da tutti viene accettato di buon grado.

Tanto più se a sollevare il sospetto è un medico che ti mette di fronte all’alternativa: o il tampone o non potrà riceverti. E allora, dopo tamponi e tamponi, attese di fronte alla “saponetta” per avere il responso, a qualcuno la mosca può saltare al naso con estrema facilità. Tanto da chiamare la polizia. Come è successo in uno studio medico di Ponte San Giovanni, dove gli agenti sono intervenuti dopo la richiesta di un uomo. Chiamata arrivata al culmine di una lite con il medico che, a dire dell’utente che aveva chiamato, non voleva visitarlo, o meglio che lo aveva invitato a fare un tampone di controllo presentando dei simili sovrapponibili a quelli del covid. Il medico, agli agenti, ha spiegato che il suo studio non era predisposto per ricevere pazienti affetti da covid o sospetti tali. Per questo aveva invitato il paziente a fare un tampone prima della visita. Ha riferito anche di essersi comunque offerto di visitarlo anche senza test, ma che, a quel punto, l’uomo aveva rifiutato. Calmati gli animi e superata l’incomprensione, la diatriba si è ricomposta senza conseguenze.

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