Alberi di Natale: dopo Spelacchio a Roma, a Perugia arriva Poro Cocco

Polemiche in città per l’addobbo in piazza Italia. «È brutt’ che ‘n se guarda». «Non siete mai contenti»

Di Arianna Sorrentino

PERUGIA – Non sono bastate le polemiche per l’utilizzo della sala dei Notari come camerini per gli artisti che si esibiranno sul palco di Amadeus nella notte di Capodanno. Ad animare il dicembre perugino ne servivano altre, perché «non siete mai contenti», si legge in molti commenti Facebook.

Stavolta il fattore scatenante è Poro Cocco, arrivato a Perugia dopo il più noto Spelacchio di Roma (da poco rinominato Fotovoltacchio, per l’impianto fotovoltaico che ne accende le luci): l’albero di Natale da 13,5 metri e posizionato in piazza Italia, di fronte al palazzo della Provincia e della Prefettura. Non un cono luccicante, non una pianta senza forma e sostanza, ma un abete imponente e pieno. Sui social, come ormai d’abitudine per le novità, si scatena il dibattito. Nel caso particolare, una sorta di cyberbullismo per Poro Cocco – così è stato battezzato da alcuni utenti sui social – nelle foto che lo ritraggono. «È solo un po’ in sovrappeso, non discriminiamolo», «Arvà de moda l’orrido», sono solo alcuni tra i tanti commenti. Nel gruppo Facebook Pulchra Perusia, un utente pubblica una foto di piazza Italia. Orario serale, protagonista ovviamente l’albero con i suoi addobbi accesi – sabato 10 dicembre c’è stata l’accensione ufficiale di addobbi e luminarie per dare il via al Natale a Perugia -, addobbi che lo fanno risplendere rispetto agli altri cedri di piazza Italia che lo guardano. Ma non lo invidiano, date le polemiche, «guardandolo morire», mentre loro sono vivi e vegeti e lui è reciso: da qui “Poro cocco”.

Insomma, l’utente Facebook pubblica la foto con la didascalia «Un Grifo al giorno. Il fascino della piazza Italia a Natale», con tanto di hashtag #peruginità. Tanti i like, ma anche tante le posizioni prese sotto al post – la maggior parte negative. Da «Posso dire che ne ho visti di migliori?» a «Più brutto non si poteva». «È brutto che ‘n se guarda», si legge in giro sui social. C’è anche chi usa l’ironia, «È vero che ogni scarrafone è bell’ a mamm soja, come ci insegnano i napoletani, però non esageriamo! Perché dobbiamo trovare lo stupore e la meraviglia dove oggettivamente non ci sono? È un bell’albero, decorosamente addobbato, ma posizionato in un luogo che più sbagliato non si potrebbe». Quindi, qual è il problema? Posizione, addobbi o l’albero reciso e destinato a morire? È vero che Poro Cocco non si trova nella sua posizione originale: quest’anno infatti non è stato allestito in piazza IV Novembre – dove ogni anno viene installato – perché proprio in questi giorni si sta procedendo a montare il palco per il Capodanno di Rai Uno. Forse lì avrebbe fatto un effetto differente? Forse sì, o forse no, magari la polemica si sarebbe creata comunque. Di certo però, l’autore della foto pubblicata sul gruppo non si aspettava di sollevare un dibattito così acceso, e dopo aver letto i vari commenti, decide di rispondere. «Ho semplicemente scattato questa foto e l’ho pubblicata con l’intenzione di rendere onore – come sempre ho fatto – alla bellezza della nostra città. Vedo troppe critiche sotto questo mio post. Questo è il gruppo che mette in risalto le bellezze della nostra Pulchra Perusia e se volete fare critiche andate sugli altri gruppi. Non ce sta mai bene niente, la migliore soluzione sarà sempre quella che non verrà fatta. Godiamoci il Natale Perugino, ieri sera ho avuto una bellissima sensazione di vedere il corso Vannucci stracolmo di famiglie, ragazzi e bambini che hanno scelto il nostro centro storico invece che i centri commerciali».

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